Acerbi, il difensore-bomber che ha scritto la storia dell’Inter e ora sogna la Nazionale

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Francesco Acerbi, che a febbraio ha spento 37 candeline, non è solo il miglior difensore italiano in circolazione, ma si è trasformato in un imprevisto protagonista d’attacco nel miracolo nerazzurro. Mentre Lautaro Martínez incarna la grinta, Yann Sommer si erge a supereroe tra i pali e Davide Frattesi irrompe come jolly, è il “vecchio” Acerbi a diventare simbolo di un’Inter che, nella semifinale di Champions contro il Barcellona, ha scritto una pagina indimenticabile.

Tre minuti dopo il novantesimo, in un’azione che sembrava destinata a concludersi nel nulla, il centrale di difesa ha seguito un impulso irrazionale, lanciandosi all’inseguimento di un pallone quasi irraggiungibile. Eppure, trovandosi nel posto giusto al momento giusto, ha regalato alla sua squadra il gol del trionfo, quello che ha scatenato l’apoteosi a San Siro. Una giocata che riassume la sua stagione: apparentemente fuori ruolo, ma decisiva.

Sky Sport ha dedicato uno speciale alla serata, intitolato "Inter-Barcellona, una notte da leggenda", con immagini inedite e retroscena che raccontano le emozioni vissute dentro e fuori il campo. Tra chi, come i giocatori, esultava gridando "ma cosa abbiamo fatto!" e chi, lasciando prematuramente lo stadio, si è ritrovato a mordersi le dita per essersi perso l’epilogo, la partita ha diviso e unito i tifosi in un mix di fede e rimpianto.

Massimo Moratti, storico ex presidente dell’Inter, ha parlato di "atto di giustizia", lodando Simone Inzaghi e confessando di aver ammirato il giovane Lamine Yamal, talento blaugrana. "La Beneamata mi ha fatto un regalo di compleanno in anticipo", ha aggiunto, riferendosi alla finale di Champions che aspetta i nerazzurri il 31 maggio a Monaco contro il Paris Saint-Germain