Terapia intensiva neonatale San Carlo: Cgil: "Ulteriore segno di una sanità al collasso"

Basilicata24 SALUTE

La Fp Cgil di Potenza reputa molto grave la chiusura, sebbene temporanea, del reparto di terapia intensiva neonatale dell’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza, unica Tin in regione.

Una situazione deflagrata in tutta la sua drammaticità e che pare non avere all’orizzonte risoluzioni in tempi ristretti.

Ulteriore segno di una sanità regionale ormai al collasso.

Giuliana Pia Scarano, Donato Summa Sandra Guglielmi segreteria Fp Cgil Potenza. (Basilicata24)

La notizia riportata su altri media

Ovviamente per entrambi i bimbi si è reso necessario l’immediato ricovero presso il reparto di terapia intensiva neonatale e l’indomani mattina Francesco è stato operato presso l’ospedale Di Cristina. Ci sono stati sempre accanto e, con grandissima dedizione, si sono occupati dei nostri piccoli senza risparmiarsi di nulla. (PalermoToday)

Poi utilizzano tabelle e numeri per dimostrare l’inefficienza o la non sostenibilità di un reparto. “Il Movimento 5 Stelle – prosegue , da sempre lotta contro lo smantellamento della sanità pubblica per favorire la sanità privata e riteniamo che questo declassamento sia un’ulteriore conferma di quella mala-politica che da sempre combattiamo”. (Cremonaoggi)

Adesso il nostro bimbo va all’asilo, siamo contenti, è un bravo bambino, allegro e vivace come tutti gli altri bimbi. La nostra esperienza con il reparto Utin è stata molto positiva, ringrazieremo sempre il personale che con amore e professionalità ci ha aiutato a superare quel brutto periodo. (Cremonaoggi)

È quanto sta accadendo nel reparto di terapia intensiva neonatale di secondo livello dell’ospedale San Carlo di Potenza. Manca il personale medico e i neonati sono costretti ad essere trasferiti negli ospedali più vicini disponibili. (La Repubblica)

Le cose non vanno meglio nell’Asst di Crema: è in cronica difficoltà per quanto riguarda i reparti di fisiatra, di Medicina generale e non solo”, così Marco Degli Angeli, consigliere regionale del M5S Lombardia, sull’ipotesi di chiusura della terapia intensiva neonatale. (Giornale di Cremona)

Ne saremo sempre riconoscenti x quello che hanno fatto per noi ma anche x molte altre famiglie che hanno aiutato. I nostri amori sono rimasti due mesi in terapia intensiva, due mesi nei quali potevamo vederli, ma non toccarli e stringerli tra le braccia. (Cremonaoggi)