Processo Patrick Zaki, oggi la sesta udienza: possibile slittamento di 2 mesi

Il Quotidiano Italiano - Nazionale INTERNO

Un’altra fonte giudiziaria ha previsto però che oggi, “se la difesa terminerà la propria arringa, il processo sarà rinviato al fine di emettere una sentenza“.

Possibile rinvio. La sesta udienza del processo a carico di Patrick Zaki dovrebbe essere rinviata con uno slittamento “che potrebbe arrivare fino a due mesi“.

Patrick è al momento libero dopo la scarcerazione dell’8 dicembre e arrivata al termine di 22 mesi di custodia. (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

Ne parlano anche altri giornali

Zaki, tutto rinviato al 27 settembre. La rabbia dello studente: "Non capisco perché mi impediscano di tornare in Italia" di Ilaria Venturi , Francesca Caferri. Amnesty: "Sono ormai 28 mesi, e arriveremo a 31, che Patrick Zaki è intrappolato in un meccanismo giudiziario arbitrario". (la Repubblica)

Questa tattica che stanno adottando con me sta rovinando la mia educazione». Per 22 mesi, Zaki ha subito una custodia cautelare in carcere, vedendosi periodicamente rinviare di 45 giorni la decisione sulla liberazione, poi avvenuta l'8 dicembre del 2021, in attesa dello svolgimento di un processo in cui rischia fino a 25 anni di carcere. (La Stampa)

Un’altra fonte giudiziaria, però, aveva previsto uno scenario diverso per oggi: «Se la difesa terminerà la propria arringa, il processo sarà rinviato al fine di emettere una sentenza» Una notizia che non sorprende Una previsione, in qualche modo prevista, alla vigilia del ritorno in aula odierno. (Corriere della Sera)

Non è accettabile, voglio tornare ai miei studi e inizio a sentirmi non libero. - MANSURA, 21 GIU - "Siamo in un ciclo di rinvii. (Trentino)

La legale principale del trentunenne ricercatore, Hoda Nasrallah, non ha fatto previsioni su contenuti e possibili esiti dell'udienza. Se i suoi legali termineranno le arringhe difensive, il processo sarà rinviato al fine di emettere una sentenza, ha previsto un'altra fonte giudiziaria. (IL GIORNO)

Circa la richiesta presentata alla Procura generale egiziana per una sua partenza alla volta dell'Italia prima della sentenza, Hoda ha riferito che "non abbiamo ricevuto alcuna risposta" Il 31enne Patrick è a piede libero dopo la scarcerazione disposta l'8 dicembre e arrivata al termine di 22 mesi di custodia cautelare, ma al momento non può tornare in Italia a causa del processo in corso per "diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese" sulla base di un articolo del 2019 sui cristiani in Egitto perseguitati dall'Isis e discriminati da frange della società musulmana. (Alto Adige)