Nuove proteste anti-golpe. I militari ai manifestanti: “rischiate di morire”

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Tuttavia, le manifestazioni continuano a scuotere le diverse città della nazione, nonostante le costanti minacce da parte dell’esercito e le vittime uccise dai loro colpi di proiettile.

Secondo quanto riferisce la CNN, la giunta militare birmana ha iniziato a inasprire ulteriormente i toni, dopo un fine settimana di sanguinosi attacchi contro i manifestanti.

La situazione non è cambiata dallo scorso 1 febbraio, data del colpo di Stato per mano dell’esercito. (Yeslife)

Su altri giornali

Già nei giorni scorsi alcune persone sono state uccise dagli spari della polizia. Duro l’avvertimento della giunta militare sul canale pubblico MRTV: “I manifestanti stanno esortando le persone a intraprendere un percorso in cui perderanno la vita”. (LumsaNews)

“L’Indonesia – ha detto Retno oggi – è preoccupata per la situazione e sostiene il popolo del Myanmar”. Il G7 si dichiara “a fianco del popolo del Myanmar nella loro richiesta di democrazia e libertà”. (AsiaNews)

La scioccante uccisione di un ragazzo di meno di 18 anni a Mandalay, in Myanmar, avvenuta sabato scorso conferma i peggiori timori riguardo alla sicurezza dei minori durante le manifestazioni. (Vita)

I manifestanti sono particolarmente numerosi a Rangoon (Yangon), la principale città del Paese, ma sono migliaia anche a Naypyidaw, la capitale, molti dei quali in motocicletta. Molti uffici pubblici e banche sono inoltre paralizzati dalla campagna di disobbedienza civile. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Da quasi 50 anni l’esercito porta aventi una guerra contro le minoranze etniche, costringendo centinaia di migliaia di cittadini a vivere nei campi profughi ai confini con la Thailandia. I generali “hanno tratto vantaggio dall’allentamento delle sanzioni economiche imposte negli anni Novanta e dall’inizio degli investimenti stranieri nel Paese”. (Altreconomia)

La scioccante uccisione di un ragazzo di meno di 18 anni a Mandalay, in Myanmar, avvenuta sabato scorso conferma i peggiori timori riguardo alla sicurezza dei minori durante le manifestazioni. L’Organizzazione rinnova l’appello a tutti gli interessati, in particolare alle forze di sicurezza, a rispettare i diritti dei manifestanti pacifici e a salvaguardare il benessere di tutti i bambini e i ragazzi. (La Valle Dei Templi)