Ambasciatore Attanasio ucciso, indagato funzionario congolese del World Food Programme

La Repubblica INTERNO

Ambasciatore Attanasio ucciso, indagato funzionario congolese del World Food Programme di Andrea Ossino. Trascorsi oltre tre mesi dalla morte del diplomatico italiano e del carabiniere che lo scortava, Vittorio Iacovacci, che ha cercato di proteggere l'ambasciatore con il suo corpo, la procura di Roma ha iscritto un primo nome nel registro degli indagati

(La Repubblica)

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Attanasio e Iacovacci erano stati prelevati dalla jeep dalla banda e portati all’interno della foresta. L’ambasciatore e il carabiniere sono morti nel corso di “un intenso conflitto a fuoco” e raggiunti dagli spari della banda che aveva tentato di sequestrarli. (Il Sole 24 ORE)

Nel corso del conflitto il carabiniere Iacovacci tentò di allontanare l’ambasciatore dalla linea di fuoco, ma i due rimasero uccisi dai proiettili esplosi dagli assalitori L'uomo è accusato dalla procura di Roma di "omesse cautele" in relazione all'omicidio dei due cittadini italiani. (AGI - Agenzia Italia)

C’è una prima persona indagata in relazione all’omicidio dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, entrambi uccisi in un agguato da parte di un gruppo armato che voleva sequestrarli lo scorso 22 febbraio nella Repubblica Democratica del Congo (infodifesa.it)

Dopo circa un chilometro l’intervento dei guardia parco e la sparatoria. Il funzionario indagato aveva proprio il compito di predisporre l’apparato di sicurezza del convoglio. (Ticinonews.ch)

L’iscrizione, effettuata dal procuratore Michele Prestipino e dal sostituto Sergio Colaiocco, è avvenuta dopo l’audizione del funzionario. C’è un primo indagato nell’indagine della Procura di Roma relativa all’assassinio dell’ambasciatore italiano, originario di Limbiate, Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, rimasti vittime di un attentato in Congo lo scorso 22 febbraio. (Il Notiziario)

Al loro posto c’erano Attanasio e Iacovacci. R. e altri due congolesi ascoltati l’altro ieri come testimoni; gli ultimi due nomi dell’elenco appartengono ad altrettanti funzionari del Pam che però non si trovavano a bordo dell’auto assalita dai banditi. (Corriere della Sera)