Milano, rivolta e quattro tentativi di evasione al carcere Beccaria: otto feriti
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Ore di tensione sabato notte all’istituto penitenziario minorile Cesare Beccaria di Milano. Fin dalla prima serata si erano verificati disordini all’interno del carcere e tentativi di evasione di massa. Il bilancio alla fine è stato di otto detenuti feriti e quattro giovani che hanno scavalcato il muro di cinta del carcere, tutti ritrovati dalla polizia giunta in breve tempo sul posto. Secondo quanto riportato dagli agenti, uno dei ragazzi dopo aver scavalcato la recinzione ha cercato di nascondersi tra la vegetazione che costeggia l’istituto. (Corriere Milano)
Su altre fonti
“È sicuramente allarmante. Soprattutto sotto un profilo che mi sembra non emerga nelle dichiarazioni dei sindacati di polizia e dello stesso Dipartimento per la giustizia minori… (La Repubblica)
Nella tarda serata di sabato 31 agosto, una rivolta ha acceso il carcere minorile Cesare Beccaria di Milano. I disordini sembrano essere stati lanciati da poco meno di 60 detenuti, che si sarebbero sollevati per poi provare a evadere in massa uscendo dalla portineria; qualcuno avrebbe anche dato fuoco ai materassi delle proprie celle. (L'INDIPENDENTE)
Non è possibile assistere ogni giorno a questa continua violazione dei diritti umani", dichiara il tesoriere Filippo Blengino, secondo il quale "le continue rivolte, diventate drammaticamente ordinarie" rappresentano "la cronaca di un fallimento annunciato, quello di uno Stato incapace di garantire condizioni umane. (IL GIORNO)
Senza contare i disordini di sabato notte e i quattro baby detenuti che avrebbero tentato la fuga, tre rimasti irreperibili per ore con tanto di foto segnaletiche diramate a tutte le auto finché non sono stati trovati, forse sui tetti, comunque all’"interno del perimetro murato del carcere", rimarca il dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità smentendo che vi sia stato sabato "alcun tentativo di evasione" dall’Istituto penale per minori Beccaria di Milano. (IL GIORNO)
Un tentativo, però, fallito. La polizia penitenziaria interviene subito, quando scatta l’allarme per un principio d’incendio in alcune celle, poco prima delle 21 di sabato. (Corriere Milano)
– Don Claudio Burgio, 55 anni, cappellano del carcere Beccaria, collaboratore storico di Don Gino Rigoldi, ci risiamo, è l’ennesima rivolta. Difficile trincerarsi dietro le solite spiegazioni. (IL GIORNO)