Campania zona arancione: scatta nuova chiusura per bar e ristoranti

Lo Strillone ECONOMIA

Sono tre le regioni che dovrebbero passare dal giallo all'arancione in base ai dati del monitoraggio settimanale che sarà presentato oggi.

La decisone sarà presa dal ministro Speranza nelle prossime ore alla luce delle ultime valutazioni della cabina di regia e del Comitato tecnico scientifico.

Secondo quanto si apprende, sono il Molise, la Campania e l'Emilia Romagna.

La Provincia Autonoma di Bolzano e l'Umbria dovrebbero passare al rosso anche se in parte già lo erano con ordinanze regionali. (Lo Strillone)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Zona arancione Campania, spostamenti vietati. Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino in zona arancione, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Covid 19 - Campania zona arancione, regole e spostamenti: chiusi bar e ristoranti e non solo. (CalcioNapoli24)

Sì, è possibile effettuare consegne anche fuori dal proprio Comune, trattandosi di ragioni lavorative. Sono in ogni caso vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale. (RavennaToday)

La mattina tanta gente ha preso il caffè nei bar, poi molti hanno fatto l’aperitivo e davvero tanti sono andati a pranzo nei ristoranti Tra l’altro ieri, visto che siamo in zona gialla, bar e ristoranti erano aperti e fino alle 18 era possibile il servizio al tavolo. (La Sicilia)

La decisone sarà presa dal ministro Speranza nelle prossime ore alla luce delle ultime valutazioni della cabina di regia e del Comitato tecnico scientifico. Il fatto. di Redazione. C'è anche la Campania (IlCorrierino.com)

I consumi alimentari degli italiani fuori casa nel 2020 sono scesi al minimo da almeno un decennio con un crack senza precedenti per la ristorazione che dimezza il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro, secondo le stime Coldiretti su dati Ismea. (Trentino)

Zona arancione in tutta Italia: la richiesta. in vista della scadenza del 25 febbraio Il 25 febbraio scade il divieto di spostamento tra le regioni ma alcuni governatori avanzano la richiesta di «restrizioni omogenee in tutto il Paese» per scongiurare la diffusione incontrollata delle varianti. (L'Eco di Bergamo)