Trump mantiene i dazi al 10%, ma apre a un taglio per la Cina. L’Ue in attesa, mentre a Ginevra partono i negoziati

Trump mantiene i dazi al 10%, ma apre a un taglio per la Cina. L’Ue in attesa, mentre a Ginevra partono i negoziati
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ESTERI

Redazione Esteri Redazione Esteri   -   WASHINGTON. Quella che poteva sembrare una semplice conferma della linea dura si è trasformata, almeno in parte, in un’apertura. Il presidente americano Donald Trump ha ribadito che i dazi del 10% rimarranno in vigore per tutti i Paesi, ma in un post su Truth Social ha lasciato intendere che, nel caso della Cina, le tariffe potrebbero essere ridotte fino all’80%. Una mossa che, seppur ambigua, ha riacceso le speculazioni su un possibile allentamento della guerra commerciale tra Washington e Pechino, proprio alla vigilia dei nuovi colloqui bilaterali in Svizzera.

A Ginevra, intanto, il segretario al Tesoro Scott Bessent ha incontrato i rappresentanti cinesi per valutare un abbassamento delle tariffe, mentre il ministro dell’Economia svizzero Guy Parmelin ha dichiarato che «è possibile una sospensione reciproca dei dazi per la durata dei negoziati». Un’ipotesi che, se confermata, segnerebbe una tregua temporanea in un conflitto economico che dura ormai da anni. La presidente svizzera Karin Keller-Sutter, dal canto suo, ha annunciato che Berna e Washington accelereranno le discussioni per trovare un’intesa.

L’Unione Europea, invece, rimane in attesa. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen, pur avendo definito l’accordo con il Regno Unito una «vittoria», ha evitato toni trionfalistici riguardo ai negoziati con gli Stati Uniti. «Ho avuto buone discussioni con Trump, anche ai funerali del Papa a Roma», ha detto, «ma credo che, se andrò alla Casa Bianca, sarà solo con una proposta concreta da discutere». Una posizione cauta, che riflette l’incertezza di Bruxelles di fronte alla politica protezionista americana