Gli eritri attaccano postazioni dei “ribelli” in Tigray, Addis Ababa libera oppositori

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Dietro pressione degli USA, il TDF ha ritirato recentemente le proprie truppe dentro confini del Tigray, lasciando le postazioni che i suoi uomini avevano occupato nell’Amhara.

Uno dei suoi figli è morto all’inizio del conflitto che si consuma nel Tigray dal 4 novembre 2020.

Nel gennaio 2021 è poi stato trasferito con un aereo militare ad Addis Ababa, è durante l’udienza in tribunale si sarebbe rifiutato di parlare in amarico

Il ministro dell’informazione dell’Eritrea, Yemane Gebremeskel, non ha voluto rilasciare commenti sul recente attacco dei militari di Asmara nel Tigray. (Africa Express)

La notizia riportata su altre testate

Di recente, i ribelli del Tigrai si sono ritirati dalle regioni vicine, mentre l’esercito del governo federale etiope ha annunciato che non avrebbe fatto ingresso nel Tigrai stesso. Nell’ultimo anno si sono moltiplicate le testimonianze sulla presenza di truppe eritree in territorio etiope e dei loro attacchi sia contro i ribelli del Tigrai che contro i civili. (Avvenire)

Questo – scrive in un tweet il commissario europeo alle gestioni delle crisi Ue, Janez Lenarcic – è del tutto inaccettabile. Quanto sta accadendo in Etiopia, afferma il giornalista, ha avuto fin dall’inizio le caratteristiche che “dovevano farci drizzare le orecchie” (Vatican News)