Contagi e varianti spaventano: ipotesi lockdown come a Natale

Il Sole 24 ORE INTERNO

Contagi e varianti spaventano: ipotesi lockdown come a Natale Rt allo 0,99.

Da qui l’idea di una stretta «omogenea» in tutta Italia che potrebbe quantomeno diventare arancione se i contagi saliranno ancora.

Bonaccini (Regioni) chiede «misure omogenee».

Contrario invece il governatore della Liguria Giovanni Toti: «Penso che un approccio allarmistico non aiuti nessuno, né il Governo, né le Regioni, né le categorie, né il sistema ospedaliero»

(Il Sole 24 ORE)

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Con il conseguente aumento esponenziale dei numeri che registriamo in questi giorni e che restano comunque alti. Covid, la nuova mappa: tre regioni "arancioni", Lombardia e Lazio graziate (Liberoquotidiano.it)

“Speriamo che di casi così – ha concluso Grossi – ce ne siano davvero pochi” Quasi 600 invece gli appartenenti al personale sanitario che hanno contratto il Covid alla data del 30 novembre 2020, qualcuno con pochissimi sintomi se non nessuno, altri in maniera pesante con conseguente ricovero e problematiche varie anche dopo la guarigione. (News Rimini)

utte le scuole di ogni ordine e grado e i servizi educativi pubblici e privati chiusi da lunedì fino a sabato 27 febbraio. La decisione di chiudere le scuole fino a fine mese è stata presa in accordo con i dirigenti scolastici, sentiti in mattinata e che il sindaco ringrazia per la collaborazione. (OsservatorioOggi)

Leggi anche > Lazio e Lombardia restano gialle: tre Regioni in arancione, due in zona rossa. Chiudere anche le scuole, per il docente della Libera Università Ludes di Malta, sarebbe una scelta dolorosa, ma necessaria e utile per i risultati che si otterrebbero. (Leggo.it)

Di seguire potrete leggere della nuova ipotesi che si sta facendo largo in queste ore: vale a dire quella di un nuovo lockdown sullo stile di quello che abbiamo vissuto nel periodo natalizio. (Centro Meteo italiano)

Se vaccini in maniera troppo diluita nel tempo non ottieni l’effetto di contenimento complessivo del virus e consenti la circolazione di varianti" Il professor Massimo Galli, responsabile del reparto malattie infettivo dell'ospedale Sacco di Milano, a Otto e mezzo si esprime così sul rapporto con i media. (Adnkronos)