La Borsa di Francoforte scivola dopo il voto su Merz: pesano sui mercati le incognite sulla stabilità di governo

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Corriere della Sera ESTERI

Allarga le perdite la Borsa di Francoforte dopo che Friedrich Merz non è riuscito a raggiungere in Parlamento la maggioranza necessaria per farsi eleggere Cancelliere. L'indice Dax cede il 2%, di gran lunga maglia nera tra le Borse del Vecchio Continente, mentre il voto apre interrogativi sulla stabilità del futuro governo tedesco sui cui programmi di spesa nelle infrastrutture e nella difesa gli investitori fanno affidamento. (Corriere della Sera)

Su altri media

Ieri mattina Friedrich Merz è stato impallinato da 18 franchi tiratori, alla seconda chiama, nel pomeriggio, è stato eletto. Alle nove, il Bundestag riunito in plenaria ha votato la fiducia alla coalizione nero-rossa. (Il Fatto Quotidiano)

Senza dubbio un perdente certificato, però anche un democristiano che dimostra di possedere sette vite come i gatti, riuscendo a cadere sempre in piedi. (Il Manifesto)

Tanti anni lontano dal parlamento e vicino ai circoli della grande finanza avranno sicuramente contribuito ad ampliarne competenze e vedute, ma certo lo hanno anche disabituato a quel confronto duro, fatto di colpi bassi, incurante del benchmark e dei portafogli azionari, dove non è affatto detto che i sottoposti eseguano le indicazioni dei superiori senza … (La Stampa)

In un mosaico di reazioni che cristallizza le differenti visioni che attraversano i singoli partiti. A partire da quelli di centrodestra. (Il Messaggero)

Nella Rassegna di oggi: Il messaggio a Merz Il leader della Cdu è stato eletto cancelliere solo alla seconda votazione. Non era mai successo ed è un chiaro messaggio da parte degli scontenti nel suo partito e nella Spd, sua alleata. (Corriere della Sera)

Lo stupore per la falsa partenza di Friedrich Merz come cancelliere di un governo che è fino ad un certo punto di “grande coalizione” (solo due partiti, seppure i due storici pilastri della democrazia tedesca postbellica) è durato letteralmente lo spazio di un mattino. (Il Messaggero)