La riforma del Mes preoccupa le banche ma è il debito pubblico il vero problema

Today ECONOMIA

Il problema è il debito pubblico italiano, che non è il debito delle banche.

Un problema che l'Italia - a causa del suo debito pubblico a tre cifre - conosce bene vista la limitata capacità di manovra.

Debito pubblico, di chi è la colpa. Come ricorda un recente rapporto della Commissione europea il debito pubblico dell'Italia è il secondo più alto dell'Ue e uno dei più grandi del mondo.

Se le condizioni relative al debito pubblico alterano o per maggiori assorbimenti o per interventi che favoriscano sinistri, è chiaro che le banche italiane sottoscriveranno meno debito pubblico". (Today)

Ne parlano anche altri media

"Se le condizioni relative al debito pubblico cambiano, è chiaro che le banche italiane sottoscriveranno meno debito pubblico. Leggi Anche Ue, Patuelli (Abi): “Italia partecipi di più o rischia un nazionalismo mediterraneo”. (Il Fatto Quotidiano)

D’altronde le Banche, al netto di quanto rigirano regolarmente alle BCE nell’ambito del QE, detengono direttamente poco meno del 20% del debito pubblico. L’aggiornamento delle norme sul MES rischia di provocare disastri a livello nazionale a cominciare dalle banche italiane. (Proiezioni di Borsa)

Il problema è che cosa fa la Repubblica italiana per tutelare il debito pubblico", ha detto Patuelli. Lo ha detto il presidente dell'Abi Antonio Patuelli parlando a Bruxelles con i giornalisti e commentando la prossima riforma del Fondo salva stati. (Yahoo Finanza)

Questo è un problema delle istituzioni della Repubblica e noi facciamo parte della Repubblica. "Se la riforma del Mes dovesse passare così com'è, non compreremo più titoli di stato. (Liberoquotidiano.it)

Patuelli ricorda che altri soggetti nazionali, accanto alle banche, hanno puntato sul debito pubblico italiano. Le banche hanno 400 miliardi di debito pubblico italiano. (la Repubblica)

Quindi l’avvertimento: «Se le condizioni relative al debito si alterano, o per maggiori assorbimenti o per elementi che favoriscono sinistri, è chiaro che le banche sottoscriveranno meno debito pubblico. (Lettera43)