L'appello di Coldiretti: salvare le vacanze sulla neve di 3,8 milioni di italiani

Alto Adige INTERNO

Si tratta di una decisione - sottolinea la Coldiretti - destinata ad avere effetti non solo sulle piste da sci ma sull'intero indotto delle vacanze in montagna, dall'attività dei rifugi alle malghe fino agli agriturismi, già duramente colpiti dalle limitazioni di Natale e Capodanno dello scorso anno.

E` quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè in riferimento all'ipotesi di un green pass rafforzato per non fermare la ripresa economica ed occupazionale del Paese. (Alto Adige)

Se ne è parlato anche su altri media

Solo un mese fa erano 35 milioni gli italiani pronti a partire nell’arco delle festività natalizie: oggi le disdette ammontano già a due milioni e mezzo, mentre 11 milioni di italiani che erano pronti a prenotare sono “congelati”, in attesa di capire che piega prenderà la quarta ondata. (Salernonotizie.it)

Oggi - a quindici giorni dal primo evento e 30 da Natale- di queste prenotazioni ne mancano ancora 11 milioni, mentre le disdette arrivate su prenotazioni fatte ammontano a 2,5 milioni. Undici milioni di prenotazioni “congelate” e 2,5 milioni di disdette. (Messaggero Veneto)

A creare incertezza a chi intende prenotare o a chi l’ha già fatto, sono le prossime decisioni sul cosiddetto “Super Green Pass” e il possibile cambio di colore delle regioni per l’avanzare dei contagi. (Radionorba)

Il sondaggio della Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti fa riferimento alla possibilità di prevedere un Green pass rafforzato per evitare un nuovo ‘fermo’ della ripresa economica e dell’occupazione, sul territorio nazionale “Attività dei rifugi, delle malghe, fino agli agriturismo – si legge in una nota – potrebbe accusare un colpo simile, se non più pesante, a quello di Natale e Capodanno 2020″. (VoxPublica)

Si aggiungono altri 8,5 milioni di casi in cui gli intervistati dichiarano di avere cambiato meta di vacanza, scegliendone una più vicina, o hanno ridotto i giorni di vacanza, che già erano in media ampiamente al di sotto del corrispondente dato 2019. (Travelnostop.com)

Pensavamo che questa stagione invernale fosse quella della ripartenza per ricominciare a lavorare. Lo sguardo è rivolto soprattutto alle località turistiche della montagna già penalizzate lo scorso anno dalla chiusura degli impianti per tutta la stagione invernale. (Tag24 - Radio Cusano Campus)