Il Papa notato in un negozio di dischi del centro

Gazzetta di Reggio INTERNO

Il pontefice è rimasto nel negozio poco meno di un quarto d'ora prima di rientrare in Vaticano.

I titolari sono suoi amici di vecchia data, da quando Jorge Mario Bergoglio veniva a Roma prima di diventare Papa.

La titolare del negozio “Stereosound” ha parlato di «una visita piena di umanità» e di «un’emozione immensa», e ha spiegato che il Papa era già cliente del negozio da quando veniva a Roma prima come semplice sacerdote e poi come arcivescovo di Buenos Aires (Gazzetta di Reggio)

La notizia riportata su altre testate

Una confidenza espressa dall’inizio del pontificato e che Papa Francesco ripete ora in una lettera di risposta al giornalista spagnolo Javier Martínez Brocal. Umorismo e vocazione. Brocal ha scritto al Papa per dirgli che gli dispiace che lui, amante della libertà, sia costretto a stare chiuso in casa perché. (Vatican News)

Negli ultimi giorni, ha destato molto stupore l’immagine di Papa Francesco in negozio di dischi. Papa Francesco riesce a spaziare anche sulla musica (CheNews.it)

Lo ricorda così l’incontro con Papa Francesco la figlia dei titolari di Stereosound, il negozio di dischi romano dove ieri sera si è recato Bergoglio. Papa Francesco a cronista del negozio di dischi: "Mi manca girare per le strade". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Città del Vaticano - Sono trascorsi otto anni ma Papa Francesco non riesce proprio ad abituarsi alle limitazioni della sua libertà negli spostamenti. Il cronista, direttore dell'agenzia televisiva Rome Reports, che lo ha sorpreso nel negozio ha poi scritto al pontefice per scusarsi del clamore rivendicando però di aver dato una bella notizia. (ilmessaggero.it)

I titolari sono suoi amici di vecchia data, da quando Jorge Mario Bergoglio veniva a Roma prima di diventare Papa. La titolare del negozio “Stereosound” ha parlato di «una visita piena di umanità» e di «un’emozione immensa», e ha spiegato che il Papa era già cliente del negozio da quando veniva a Roma prima come semplice sacerdote e poi come arcivescovo di Buenos Aires (La Nuova Ferrara)

Per quasi un quarto d'ora si era intrattenuto con i proprietari, sua vecchia conoscenza dai tempi in cui alloggiava, come arcivescovo e cardinale di Buenos Aires, nella Casa del Clero in via della Scrofa Una battuta di spirito, come chiarito subito dopo nella missiva: "Non dobbiamo perdere il nostro senso dell'umorismo". (QUOTIDIANO NAZIONALE)