“FERMIAMO LA MACCHINA BELLICA. PALESTINA LIBERA!”: LA DIRETTA DALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI MILANO

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Radio Onda d`Urto INTERNO

“Fermiamo la macchina bellica. Palestina libera!”. Decine di migliaia di persone – circa 50mila per le realtà organizzatrici – sabato 12 aprile a Milano per la manifestazione nazionale per la Palestina, sottoposta a 77 anni di occupazione e a un anno e mezzo di genocidio per mano dello Stato israeliano. La piattaforma rivendicativa ribadisce le motivazioni della giornata di lotta: “NO al genocidio e alla deportazione del popolo palestinese; PER un cessate il fuoco immediato e duraturo; PER la ricostruzione di Gaza e l’invio di aiuti umanitari; CONTRO il governo italiano e il suo sostegno a Israele; FERMIAMO la corsa al riarmo e la repressione; A FIANCO del popolo palestinese e della sua resistenza. (Radio Onda d`Urto)

Su altre testate

Sette manifestanti del corteo pro Palestina sono stati portati in questura dopo i tafferugli con la polizia in piazzale Baiamonti a Milano. (Tiscali Notizie)

La prima parte della manifestazione si era svolta in modo pacifico con la partecipazione di famiglie, bambini, anziani. Poi sono cominciati gli episodi di vandalizzazione di banche e catene come Starbucks o Carrefour. (Il Fatto Quotidiano)

Al corteo nazionale per la Palestina in corso a Milano manifestanti con il volto coperto da passamontagna hanno danneggiato il bancomat del Banco Desio e le vetrine del Carrefour di via Alserio. (La Stampa)

Milano: una processione laica per la Palestina

"Piena solidarietà a Giorgia Meloni per le gravi e inaccettabili scritte apparse durante la manifestazione pro-Palestina a Milano. La violenza e l’odio non devono mai trovare spazio nel dibattito pubblico. (Ottopagine)

Una bella manifestazione quella che si è svolta oggi a Milano per la Palestina. Un corteo che si è composto e scomposto fin dall’inizio. Fino alla scomposizione finale. (Pressenza - International Press Agency)

Insulti alla premier Meloni sul manifesto di Fratelli d'italia. Urzì: "Azione innescata dalle forze di sinistra". Ianeselli: "Ferma condanna, ma dichiarazioni inaccettabili" (il Dolomiti)