Riforma separazione carriere: Sisto ottimista per il 2026, referendum decisivo
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"La riforma sulla separazione delle carriere? Non so se si farà entro il prossimo Consiglio Superiore della Magistratura del 2026, serve un po' di buona volontà ma non è impossibile. Per il successivo, invece, ce la faremo senza alcun dubbio". Lo ha dichiarato Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia, intervenuto oggi a 'Spin Doctor' condotto da Luigi Crespi e Fabio Carosi su Giornale Radio (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altri giornali
"La separazione delle carriere consegnerà da qui a breve il pubblico ministero all'influenza dell'esecutivo. Questo è il quadro di grandissima preoccupazione che si pone davanti a noi". Lo ha detto il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, a margine del convegno "Giustizia precaria. (Tiscali Notizie)
Il Ddl costituzionale n.1917 Meloni/Nordio, a differenza delle diverse precedenti proposte di riforma, non è più una delle tante possibili articolazioni della separazione, e neppure soltanto una riscrittura del sistema di governo della magistratura, ma altera i… (La Stampa)
Sono stati invece 4 i voti espressi in plenum a sostegno della proposta di parere favorevole alla riforma, di cui è stato relatore il laico eletto in quota FdI Felice Giuffré. Tra questi quello del Consigliere laico in quota Forza Italia Enrico Aimi che ha spiegato cosi il suo voto: (La Pressa)
Questo è il quadro di grandissima preoccupazione che si pone davanti a noi". "La separazione delle carriere consegnerà da qui a breve il pubblico ministero all'influenza dell'esecutivo. (il Dolomiti)
In questi giorni, con la discussione alla Camera del disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati, si è tornato a parlare del rapporto tra politica e magistratura. Dalla politica giungono, però, segnali contrastanti e contraddittori. (L'HuffPost)
Secondo la proposta A, votata quindi a grande maggioranza dai consiglieri, la separazione delle carriere “non trova riscontro nella giurisprudenza costituzionale”, non si comprende in che modo “possa contribuire a migliorare qualità ed efficienza della giurisdizione”. (NT+ Diritto)