Giustizia, Conte vede Draghi: “Sì a processi brevi ma no all’impunità. Ho chiesto modifiche al ddl” - L'Unione Sarda.it

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Lo ha detto Giuseppe Conte al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con il suo successore Mario Draghi.

In soldoni: “Una riforma della giustizia con tempi chiari e definiti ma anche assicurando il principio che alle vittime dei reati va assicurata giustizia

Ma il vero motivo del colloquio è la giustizia, il Movimento vuole cambiare alcuni aspetti della riforma Cartabia che, a sentire Salvini, “non si tocca”. (L'Unione Sarda.it)

Ne parlano anche altri giornali

Al punto che la Guardasigilli avrebbe detto più volte che «non è la Riforma Cartabia, ma la riforma del governo Draghi». Dopo avere votato in Cdm, scarica il problema sulla Guardasigilli, dimenticando che il testo attuale è già una mediazione» (Corriere della Sera)

La giustizia penale è da sempre il luogo dove lo Stato celebra la propria supremazia nei confronti dei cittadini. Nell'età moderna il terreno della rappresentazione è rovesciato, si sposta dalla esecuzione della pena alla pubblica celebrazione del processo, caratterizzato da adeguata teatralità: la toga nera, il rito scandito da passaggi noti solo ai clerici, il giudice su una pedana sopraelevata mentre le parti sono sotto di lui (la Repubblica)

Qui si prevede la sospensione del decorso della prescrizione dopo il primo grado di giudizio (come nel testo della Cartabia) ma senza alcun limite temporale per i processi in secondo grado e Corte di cassazione. (Money.it)

Come dire: non c’è alcuna mediazione da fare sulla giustizia, perché la riforma approvata è già il frutto di una mediazione Se proprio dobbiamo ricorrere a degli slogan, più che di riforma Cartabia potremmo parlare di mediazione Cartabia ed è frutto di una responsabilità condivisa. (Il Fatto Quotidiano)

Perché c’è un nesso strettissimo tra il benessere sociale e la giustizia che funziona”. “Io credo che siamo di fronte a una occasione unica. (LaPresse)