Ferrari punta sul green e sulla vela, ma la Formula 1 resta un nodo da sciogliere





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L’assemblea degli azionisti Ferrari, tenutasi ad Amsterdam, ha confermato la robustezza finanziaria del Cavallino Rampante, con un dividendo distribuito agli investitori pari a 2,986 euro per azione, in crescita del 22% rispetto al 2023. Un risultato che, se da un lato sottolinea la solidità economica del gruppo, dall’altro non nasconde le sfide ancora aperte, a cominciare dalle prestazioni in Formula 1, dove le rosse faticano a raggiungere i livelli attesi.
Proprio mentre il mondiale endurance regala soddisfazioni e i conti tornano più che convincenti, la casa di Maranello guarda oltre, annunciando una svolta green e l’ingresso in un settore inedito: quello della vela. «Enzo Ferrari era sempre alla ricerca della prossima sfida», ha ricordato il presidente John Elkann, spiegando che l’azienda sta per approdare nel mondo nautico. Un salto che, secondo Elkann, offrirà «nuove opportunità di innovazione», non solo in termini di prestazioni ma anche di sostenibilità, con possibili ricadute tecnologiche sulle future auto da corsa e stradali.
Se il mare rappresenta una frontiera da esplorare, la strada – quella della Formula 1 – rimane invece un terreno accidentato. L’amministratore delegato Benedetto Vigna, pur difendendo il lavoro della squadra, non ha nascosto l’obiettivo prioritario: «Vincere». Un monito che arriva in un momento delicato, con la Scuderia chiamata a reagire dopo un avvio di stagione deludente. Le parole di Vigna, sebbene non modifichino la classifica, servono a ribadire l’impegno del team in vista dei prossimi appuntamenti, a cominciare dal Gran Premio di Gedda