Israele, l’Ue respinge “qualsiasi tentativo di cambiamento demografico” a Gaza

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Eunews ESTERI

Bruxelles – Per la prima volta da quando le è stato affidato l’incarico di Alta rappresentante Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas promette di “fare di più” per mettere pressione a Israele affinché rispetti il diritto internazionale nella sua devastante offensiva a Gaza. Incalzata dalla “maggioranza dei Paesi membri” alla riunione informale dei ministri degli Esteri Ue a Varsavia, il capo della diplomazia europea ha dichiarato: “Respingiamo qualsiasi tentativo di cambiamento demografico o territoriale nella Striscia di Gaza, così come il trasferimento forzato della popolazione palestinese”. (Eunews)

Su altre testate

Gaza – PIC. L’Ufficio Stampa Governativo di Gaza (GMO) ha respinto inequivocabilmente il piano israeliano di istituire “campi di isolamento forzato” nella Striscia di Gaza, simili a “ghetti nazisti”, definendolo “parte della guerra genocida israeliana in corso contro la popolazione”. (InfoPal)

Le Forze di Difesa israeliane hanno già iniziato a inviare ordini di richiamo in servizio a decine di migliaia di riservisti, molti dei quali dal 7 ottobre hanno già completato 250 giorni o più di servizio militare. (Israele.net)

Se Hamas non rilascerà 10 ostaggi in cambio di 45 giorni di tregua, al termine della visita di Donald Trump in Medio Oriente, che durerà dal 13 al 16 maggio, Israele invaderà la Striscia di Gaza con lo scopo di «occuparla». (Tempi)

Gaza, il piano di Israele: il dramma dell’esodo e l’incognita dei Paesi arabi. Cosa succede ora

E “ribadisce il suo appello urgente” a Tel Aviv “affinché revochi immediatamente il blocco di Gaza“. Bruxelles – Tre giorni dopo la presa di posizione delle Nazioni Unite, anche l’Ue respinge il piano di Israele per prendere in mano la distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza. (Eunews)

Un'occupazione sempre più vasta della Striscia, per un periodo potenzialment indefinito di tempo e decine di migliaia di riservisti israeliani richiamati. (Sky TG24)

Le parole di Benjamin Netanyahu, ieri sera, non lasciano spazio alle interpretazioni sul piano israelo-americano messo a punto con Trump. A meno che i miliziani non decidano improvvisamente di liberare i rapiti ebrei, gli israeliani proseguiranno la loro offensiva massiccia occupando il territorio e non più soltanto alcuni corridoi. (Il Messaggero)