I soldati ucraini che hanno disertato in Francia: «Erano nelle caserme, avevano diritto di uscire»

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Open ESTERI

L'Afp: erano della 155a Brigata meccanizzata intitolata ad Anna di Kiev. Le accuse di cattiva gestione Diverse decine di soldati ucraini in servizio nella 155a Brigata meccanizzata Anna di Kiev hanno disertato durante l’addestramento militare in Francia. A confermarlo all’agenzia di stampa France Presse un funzionario dell’esercito di Parigi. «C’è stato un certo numero di diserzioni, che però restano molto marginali rispetto al numero di persone che hanno seguito la formazione», ha detto il funzionario. (Open)

La notizia riportata su altri media

“Ci sono state un certo numero di diserzioni, ma restano molto marginali dato il volume di persone che hanno seguito la formazione”, ha detto il funzionario anonimo all’agenzia di stampa francese . Decine di disertori nell’esercito di Kiev: dopo le fughe di notizie, sono arrivate le prime conferme. (Il Fatto Quotidiano)

08/01/2025 | Igor Markic Assegnata al fronte di Pokrovsk, difatti, la ANNA DI KIEV ha subito immediatamente importanti perdite di LEOPARD 2; ma, soprattutto, non è affatto giunta sulla linea del fuoco con i suoi 5.800 effettivi, in quanto ben 1.700 di essi sono risultati mancanti all’appello. (RID)

I 4’500 uomini della “Brigata Anna di Kiev” erano incaricati della difesa della città di Pokrovsk, fortezza strategica nell’est del Paese. E tra coloro che sono stati effettivamente mandati a combattere ci sono state perdite molto elevate a causa, secondo i media ucraini, della disorganizzazione della brigata. (RSI)

Kiev indaga sulla “brigata dei disertori” di Pokrovsk

Donald Trump non ha invitato Volodymyr Zelensky alla cerimonia di insediamento del 20 gennaio. (Corriere della Sera)

Un "certo numero" di soldati ucraini ha disertato l'unità addestrata in Francia, sostengono i media francesi, facendo riferimento a funzionari dell'esercito. PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

A seguire l’inchiesta è il media censor.net e in particolare il suo direttore Yuriy Butusov, lo stesso che ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica una delle più grandi diserzioni di massa di questa guerra. (Il Fatto Quotidiano)