Netanyahu è accerchiato: “Salvi gli ostaggi ora e lasci il governo”

Netanyahu è accerchiato: “Salvi gli ostaggi ora e lasci il governo”
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Il Fatto Quotidiano ESTERI

“La prima condizione per vincere questa guerra è restare uniti”. Mentre Benjamin Netanyahu pronunciava queste parole in conferenza stampa, ieri sera, migliaia di israeliani affollavano le strade davanti alla sua residenza a Gerusalemme chiedendo le sue dimissioni. Altrettanti protestavano davanti alla casa di Caesarea e in decine di migliaia si ritrovavano nell’abituale piazza degli ostaggi … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Un nuovo Messia si aggira per la Terra santa, “non fa miracoli, guida invece un culto fatto di bugie e di morte”, come titola Haartez nell’analisi di Alon Pinkas. (Il Fatto Quotidiano)

Paradossalmente, l’obiettivo dei suoi avversari è lo stesso: costringere il premier i… (la Repubblica)

Non riesco a intravvedere in lui alcun aspetto mistico. È un ideologo, determinato a non dividere la Terra d’Israele in due Stati. (L'HuffPost)

Chi può fermare Benjamin Netanyahu. Il punto di Corrado Formigli

Tra le numerose dinamiche che alimentano questa tensione, l’occupazione militare da parte di Israele di territori appartenenti alla Palestina, alla Siria e al Libano è uno degli aspetti più controversi e discussi a livello internazionale. (100 Passi Journal)

Sono sempre di più, di settimana in settimana: folle sempre più oceaniche alle manifestazioni, in Israele. Contro Netanyahu, il governo, contro quello che succede, contro quello che è successo, contro un futuro più incerto che mai. (La Stampa)

Si chiama Bibi Netanyahu, è il premier più impopolare dal secondo dopoguerra, mostra sprezzo del diritto internazionale e del dolore dei suoi connazionali, in grandi numeri in piazza (nella foto sotto, a Tel Aviv a inizio settembre) per la salvezza degli ultimi ostaggi superstiti nelle mani di Hamas. (Elle)