Eurovision 2025, polemiche per la cantante israeliana Yuval Raphael sopravvissuta alla strage del 7 ottobre: 72 ex concorrenti ne chiedono l'esclusione

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E anche quest’anno le polemiche a Eurovision Song Contest, al via dal 13 maggio a Basilea, in Svizzera, non mancheranno. La cantante e rappresentante di Israele, Yuval Raphael, con il brano “New Day Will Rise” è nell’occhio del ciclone. All’organizzazione è arrivata formalmente la richiesta di esclusione della concorrente con una lettera firmata da 72 ex concorrenti del grande evento internazionale. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri giornali
Lettera aperta all'EBU, accuse di genocidio e di doppi standard: la prossima edizione del festival si preannuncia tra le più controverse di sempre. (movieplayer.it)
In un video durante una protesta pro-Gaza si vede un uomo sventolare una bandiera palestinese, indossare una kefiah, e fare il gesto di tagliare la gola e sputare verso la delegazione israeliana. (Tgcom24)
Lo riferisce la stessa tv. Kan Broadcasting, emittente pubblica israeliana e membro dell'Eurovision, ha sporto denuncia alla polizia svizzera dopo che un uomo ha minacciato di tagliare la gola alla cantante Yuval Raphael durante l'evento di apertura dell'Eurovision a Basilea (la Repubblica)

Il Comune di Messina promuove un viaggio artistico e collettivo ispirato alla leggenda della città sommersa di Risa. L’evento si chiama “Sognando Risa” e prevede la trasformazione, dal 14 al 18 maggio 2025, del Canale Due Torri di Messina in Via Canalone a Torre Faro in uno spazio di memoria, arte e comunità. (Normanno.com)
Un uomo le si è avvicinato mimando il taglio della gola Contestata e minacciata la cantante israeliana Yuval Raphael durante la sfilata dell’Eurovision Song Contest a Basilea. Manifestanti hanno sventolato bandiere palestinesi e un uomo le si è avvicinato mimando il taglio della gola. (lapresse.it)
Perché dietro al teatrino è emersa subito la faglia ideologica e politica che ormai sembra inevitabile in ogni manifestazione pubblica europea: Israele sì, Israele no. Sfilata delle delegazioni, tappeto turchese, carri d’epoca, bande musicali e, ovviamente, performance carnevalesche di ogni tipo. (Nicolaporro.it)