Ucraina, Meloni cambia idea. Lega: “Via sanzioni a Mosca”

Ucraina, Meloni cambia idea. Lega: “Via sanzioni a Mosca”
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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Di prima mattina, Giorgia Meloni alza il telefono. La decisione è maturata durante la notte, anche se già mercoledì a Palazzo Chigi era assalita dai dubbi. Chiama i suoi ufficiali di collegamento a Strasburgo, Carlo Fidanza e Nicola Procaccini. A loro dà un ordine: FdI vota “sì” al riarmo europeo nonostante venga bocciato l’emendamento per … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Se Giorgia Meloni ha dato ordine ai suoi eurodeputati di non votare a favore della risoluzione per il sostegno all’Ucraina, ma di astenersi — mossa del tutto inedita per FdI — è perché il testo concertato da popolari e socialisti, per la premier, sarebbe stato zeppo «di insulti contro gli Usa e Donald Trump». (la Repubblica)

Mentre il partito di Giorgia Meloni a Strasburgo per la prima volta si è astenuto su una risoluzione sull’Ucraina considerata troppo anti-Usa, a Parigi, dopo il summit promosso martedì dal presidente Emmanuel Macron con i capi di Stato maggiore di oltre trenta Paesi europei e della Nato riuniti all’Ecole Militaire, il ministro francese delle Forze armate, Sébastien Lecornu, ha ricevuto ieri pomeriggio gli omologhi di quattro grandi Stati europei – Germania, Italia, Polonia e Regno Unito – per coordinare insieme alla Francia “la propria azione e il sostegno a Kiev’’. (LA NOTIZIA)

Il primo ministro britannico Keir Starmer ha chiamato di nuovo a raccolta i leader di quei Paesi pronti a fornire il loro supporto per assicurare la pace in Ucraina, dopo un possibile accordo di tregua con la Russia. (Adnkronos)

Meloni, effetto Trump: si astiene sull'Ucraina. E frena sui «volenterosi»

Anzi. Primo serio errore di politica estera di Giorgia Meloni? La non partecipazione alla video riunione di sabato convocata da Keir Starmer isolerebbe l’Italia dall’Europa, e dagli altri alleati Nato, senza guadagnarle alcun credito con Donald Trump. (La Stampa)

La logica della strategia di Meloni non è completamente chiara ai partner europei. Se Giorgia Meloni, con i suoi distinguo e suoi insistenti posizionamenti pro-Trump, rischierà di incrinare l’unità europea lo si capirà nelle prossime ore. (La Stampa)

Ma per la prima volta FdI si è astenuta sulla mozione per il «sostegno incrollabile e incondizionato» all’Ucraina, con accenti anti-Usa (FI vota sì). Compatti e coesi, ma non sempre in linea con quanto ieri il Parlamento ha votato sul Rearm Ue e sulla difesa dell’Ucraina. (Corriere Roma)