Iran, svelata la “Pompei d’Oriente”: grazie anche agli archeologi italiani

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Iran, la Pompei d’Oriente conservata dal deserto salato. Circa 6mila chilometri separano l’iraniana Shahr-i Sokhta da Pompei, ma in entrambi i casi il tempo sembra essersi fermato.

Roma, 23 feb – Shahr-i Sokhta, la città bruciata, riemerge in Iran tra le sabbie del deserto di Lut e le alture del Baluchistan.

L’insediamento di Shahr-i Sokhta, non lontano dagli attuali confini con Pakistan e Afghanistan, si è sviluppato intorno al 3200 a. (Il Primato Nazionale)

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Eppure, laggiù, tra le sabbie del deserto di Lut e le alture del Baluchistan, in Iran, l'impressione è di trovarsi davanti a un'altra Pompei. La «Pompei d'Oriente», come la chiamano gli archeologi, perché come nella città romana, anche qui tutto è rimasto immobile, «immortalato» in un'istantanea del tempo. (Quotidiano di Puglia)

L’antica città di 6mila anni che è emersa dalle sabbie del deserto di Lut e le alture del Baluchistan, in Iran, Shahr-i Sokhta, è una meraviglia. Conservata grazie alla sabbia del deserto salato, uno dei più inospitali della Terra, l’antica città di Shahr-i Sokhta sarebbe sorta intorno al 3200 a. (SiViaggia)

Eppure in quella landa inospitale, tra le sabbie del deserto di Lut e le alture del Baluchistan, in Iran, (Di martedì 23 febbraio 2021) Roma, 23 feb – Shahr-i Sokhta, la città bruciata, riemerge intra le sabbie del deserto di Lut e le alture del Baluchistan. (Zazoom Blog)

Potrebbe essere stata la loro unità di misura, perché tutti i mattoni sono di misure multiple di 11. C'è anche un piccolo 'metrino', un righello in argilla con linee distanti 1,1 centimetri. (Sky Tg24 )

"E' il grande mistero da sciogliere ora - risponde Ascalone - Non ci fu un episodio scatenante come l'eruzione del Vesuvio. Insomma, Shahr-i Sokhta non era più quel centro fiorente di vita e prosperità (la Repubblica)

separarle sono oltre 6 mila chilometri, più una manciata di millenni. Eppure, laggiù, tra le sabbie del deserto di Lut e le alture del Baluchistan, in Iran, l'impressione è di trovarsi davanti a un'altra Pompei. (Giornale di Sicilia)