Caso Todde, La Decadenza della Governatrice della Sardegna
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Il terremoto politico in Sardegna ha portato alla ribalta l'ennesima figuraccia targata Cinque Stelle, con Alessandra Todde, governatrice della Regione dallo scorso 20 febbraio, già dichiarata "decaduta" dopo nemmeno un anno. La grillina, che ha sempre cavillato sui cavilli, si trova ora al centro di un pasticcio burocratico che rischia di far saltare in aria l'intero movimento in Sardegna. La prima giunta regionale del nuovo anno, presieduta dalla stessa Todde, ha discusso e approvato alcune importanti delibere, ma l'ombra della decadenza per irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali incombe.
Il caso Todde ha attirato l'attenzione della Procura della Repubblica, che ha ricevuto le carte dal Collegio di garanzia per le elezioni presso la Corte d'appello. L'ordinanza-ingiunzione del Collegio ha chiesto la decadenza della presidente della regione per presunte irregolarità nella rendicontazione delle spese sostenute durante la campagna elettorale dello scorso febbraio. Il procuratore capo, Rodolfo Sabelli, ha come atto dovuto due possibilità: procedere con l'inchiesta o archiviare il caso.
Nel frattempo, la Rete Civica Costituente per Sassari, Generazione Italie e Glocal hanno lanciato un appello per una nuova legge elettorale sarda, al fine di eliminare le storture di un sistema istituzionale e amministrativo che la vicenda Todde ha messo in luce. Le forze politiche, le associazioni e i cittadini sono invitati a impegnarsi nell'elaborazione di una nuova normativa che preveda strumenti di partecipazione attiva dei cittadini alle scelte di chi governa, a partire dai Comuni.
La situazione resta incerta, con la magistratura penale che si muove per fare chiarezza sulle presunte irregolarità e la politica sarda che cerca di riorganizzarsi per affrontare le sfide future.