Cosa dice davvero la sentenza della Corte suprema britannica su persone transgender e definizione di donna

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Una donna può essere legalmente definita tale solo se nata con organi sessuali femminili: è questo quanto sancito da una sentenza della Corte suprema britannica. Rispondendo a una pluriennale battaglia portata avanti dall’associazione For Women Scotland, i giudici hanno stabilito che le donne transgender non hanno diritto alle tutele previste per chi è nato biologicamente di sesso femminile. La sentenza della Corte suprema britannica Chi è transgender non ha i diritti di una donna La battaglia di For Women Scotland La sentenza della Corte suprema britannica “Il concetto di sesso è binario”: lo hanno affermato i giudici della Corte suprema britannica. (Virgilio)
La notizia riportata su altri giornali
Sentenza storica e destinata a continuare a far discutere in Gran Bretagna, dove la Corte suprema britannica ha accolto il ricorso del gruppo femminista ‘For Women Scotland’ contro il Governo locale della Scozia che aveva promosso una legislazione volta a garantire il riconoscimento della definizione di donne anche ai trans che abbiano chiesto e ottenuto un 'Gender Recognition Certificate'. (La Nazione)
Cioè, da oggi a Londra la legge riconosce come donna solo chi è nata biologicamente di sesso femminile. (Tgcom24)
– Una sentenza della Corte suprema del Regno unito relativa all’Equality Act del 2010 ha stabilito oggi che la definizione giuridica di “donna” si basa sul sesso biologico, non su quanto riportato sul certificato di nascita di una persona. (Askanews)

Non riguarderà invece le donne transgender in possesso di un Gender Recognition Certificate (Grc), ovvero del documento ufficiale che riconosce il cambio di genere. La sentenza dei giudici ha certificato che ai fini della legge britannica sulle pari opportunità, la definizione di "donna" riguarderà esclusivamente le persone nate biologicamente femmine. (il Giornale)
La Corte Suprema del Regno Unito ha stabilito oggi, mercoledì 16 aprile, che la definizione legale di donna, sulla base dell'Equality Act del 2010, corrisponde al "sesso biologico". (Adnkronos)
Così la Corte suprema britannica ha accolto il ricorso di un gruppo femminista contro il governo locale scozzese; questo prevede pari tutela a donne e a chi ha fatto transizione da maschio a femmina. La Corte dice di no: norme britanniche già tutelano le persone trans e non è necessario estendere loro la definizione di 'donna'. (RaiNews)