Etiopia. Tigray, ricercatori confermano identità di 1900 vittime - Ilmetropolitano.it

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– Nel conflitto del Tigray, scoppiato a novembre nel nord dell’Etiopia, e’ stata confermata l’identita’ di almeno 1.900 persone, uccise in 150 “massacri” dagli eserciti e dalle milizie coinvolte.

Sappiamo che ci sono molte altre vittime ma di queste 1.900, conosciamo i nomi e le circostanze”.

I ricercatori tuttavia, nell’archivio, non hanno indicato i possibili responsabili accanto ai nomi delle vittime perche’ le informazioni ottenute “sono comunque troppo frammentate”. (ilMetropolitano.it)

La notizia riportata su altre testate

Il filmato pubblicato sul sito dell'emittente mostra un gruppo di soldati - tra i quali c'è anche almeno una donna - mentre sparano a civili disarmati e gettano i loro cadaveri in un dirupo. Questa stessa fonte ha detto che gli uomini sono stati uccisi a gennaio (laRegione)

A sostenerlo è Bbc Africa Eye, una sezione dell’emittente britannica che si occupa di verificare le notizie e smentire le fake news, che rivela che sarebbero stati uccisi almeno 15 uomini. Tempo di lettura stimato: 2 minuti. (Rivista Africa)

La BBC Africa Eye non esclude che la strage possa risalire al mese di gennaio e spiega di avere ottenuto i video all’inizio di marzo, quando gli stessi sono apparsi anche sui social. L’emittente pubblica oggi uno dei video shock della strage, in cui almeno 15 uomini vengono uccisi a sangue freddo dai militari nella zona del Tigray. (Corriere del Ticino)

– Nel conflitto del Tigray, scoppiato a novembre nel nord dell’Etiopia, è stata confermata l’identità di almeno 1.900 persone, uccise in 150 “massacri” dagli eserciti e dalle milizie coinvolte. A novembre il governo federale dell’Etiopia ha sferrato un’offensiva militare contro l’esecutivo del Tigray, guidato dal Tplf, che ha risposto mobilitando una propria milizia. (Dire)

Leggi su dire. (Di venerdì 2 aprile 2021) ROMA – Nel conflitto del Tigray, scoppiato a novembre nel nord dell’Etiopia, è stata confermata l’identità di almeno 1.900 persone, uccise in 150 “massacri” dagli eserciti e dalle milizie coinvolte. (Zazoom Blog)

Il Governo del premier Abiy Ahmed (insignito del Nobel per la Pace nel 2019) respinge le accuse. Il numero dei combattenti raggruppati nelle Tigray Defence Forces, stando al rapporto, sarebbe in aumento, a causa della rabbia generata da massacri, stupri, saccheggi di cui sono accusate le forze filogovernative. (RSI.ch Informazione)