"Aiuto, mi tengono prigioniera in casa, liberatemi", la mail ai carabinieri

La Repubblica Firenze.it INTERNO

I carabinieri sono riusciti a dare un lieto fine a una storia angosciosa di solitudine, segregazione e isolamento.

Per inviare la mail avrebbe approfittato dell'uso del pc consentitole per la dad.

Tutto è iniziato con l'inoltro della richiesta di aiuto pervenuta ai carabinieri tramite posta elettronica.

Alla giovane, di origine pachistana come il fidanzato, vent'anni circa, era stato tolto il cellulare e poteva uscire di rado e "scortata". (La Repubblica Firenze.it)

La notizia riportata su altri media

La famiglia della ragazza disapprova da subito la relazione a causa della diversa fede religiosa dei due giovani: musulmana lei, indù lui. La ragazza viene segregata in casa, per impedirle di vedere il findanzato, le vengono tolti telefono e documenti d'identità e le viene concesso di uscire soltanto per motivi importanti e sempre accompagnata dai fratelli (Valdarnopost)

La ragazza al momento è al sicuro ed è stata affidata ad un centro antiviolenza. Sono in corso ulteriori indagini per approfondire i contorni della vicenda e definire con esattezza le responsabilità dei singoli familiari (Valdarno24)

Le indagini dei carabinieri proseguono per ricostruire le responsabilità dei famigliari Come ricostruito dai carabinieri, infatti i parenti erano contrari alla sua relazione con un giovane poco più grande di lei, perché questo è di fede diversa dalla loro. (Fanpage.it)

Inoltre sarà offerto supporto medico-sanitario a bambini e anziani, counselling e supporto psicologico oltre a kit scolastici per i bambini sfollati Preoccupano inoltre la condizione dei circa 96mila rifugiati eritrei ospitati in diversi campi nella regione alcuni dei quali risultano essere gravemente danneggiati. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Arezzo: ragazza pachistana manda mail ai carabinieri che la liberano. Che sarebbe stata tenuta segregata in casa dalla famiglia per impedirle di frequentare il fidanzato a causa della diversa fede religiosa. (Blitz quotidiano)

Minacciata e segregata in casa dai familiari che ostacolano la sua relazione con un ragazzo di diversa nazionalità e religione. La mail con richiesta di aiuto. La "liberazione" della giovane, una ventenne residente nel Valdarno aretino, è avvenuta nei giorni scorsi, durante la settimana pasquale. (ArezzoNotizie)