Alika morto per «asfissia violenta e choc emorragico»: l'autopsia sul nigeriano ucciso a Civitanova

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LA TRAGEDIA Omicidio Civitanova Marche, Alika «inseguito e finito a.

Alika morto, ecco la verità: è stato causato da una «asfissia violenta con concomitante choc emorragico interno» il decesso del nigeriano 39enne Alika Ogorchuckwu ucciso a Civitanova Marche a seguito di una violenza aggressione, dopo che aveva chiesto l'elemosina, dal 32enne operaio salernitano Filippo Ferlazzo poi arrestato per omicidio volontario aggravato da futili motivi e rapina. (ilmessaggero.it)

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Però, non sarebbe ancora chiaro se questo schiacciamento abbia o meno provocato traumi agli organi interni, tali da determinare la morte di Alika. Dai risultati dell’autopsia, però, potrà emergere un quadro più chiaro utile anche durante le fasi del processo (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

Tra le adesioni quelle di: Refugees Welcome Macerata, Cgil, Cisl, Uil, Arci, Anpi, Libera, Amnesty International Marche, Rete studenti medi Marche, Gris Marche, Cnca Marche, Officina universitaria, Articoli 1, Macerata bene comune, Sinistra italiana, federazione provinciale Pd, Demos democrazia sociale, Pd circolo Macerata e Auser Ha partecipato all'evento anche la rete degli studenti. (La Sicilia)

Ripartiamo dai nostri giovani, ricostruiamo con loro un tessuto sociale che sia civile e giusto" Secondo il direttore di Capodarco il problema non è nemmeno il razzismo, nei confronti di una persona di colore. (il Resto del Carlino)

Alika è morto per strada, in corso Umberto I a Civitanova, sotto gli occhi dei passanti che hanno chiamato le forze dell'ordine ma non sono intervenuti per tentare di fermare la spaventosa aggressione. (corriereadriatico.it)

L’assassinio di Alika è stato un momento drammatico nella vita del Paese e la nostra comunità deve rispondere unita”. Sabato 6 agosto, intanto, è stata indetta dalla Comunità Nigeriana una manifestazione in memoria di Alika Ogockukwu. (Picchio News)

La manifestazione è organizzata per esprimere solidarietà alla famiglia di Alika, per chiedere giustizia e per scuotere le coscienze dalla chiusura nell’indifferenza. Non sarà dunque una manifestazione anti-razzista quella che partirà sabato alle 14 dal piazzale antistante lo stadio Polisportivo per concludersi in piazza XX Settembre. (Cronache Maceratesi)