La tattica di Conte che torna a Palazzo Chigi cinque mesi dopo «senza alcuna nostalgia»

Corriere della Sera INTERNO

Quando si arriva al faccia a faccia, i toni ultimativi, soprattutto sulla riforma della giustizia, vengono lasciati fuori dal tavolo.

Quando esce dall’incontro con Mario Draghi, invece, Giuseppe Conte sceglie il portone principale di Palazzo Chigi.

Che ha portato il predecessore a dire del suo successore — una volta finita la riunione — che sì, «Draghi ha intelligenza politica, ha capito.»

«Senza alcuna nostalgia, perché sono abituato a guardare al futuro e non al passato», come aveva già spiegato in privato poco prima del faccia a faccia col presidente del Consiglio in carica, Conte ritorna a Palazzo Chigi cinque mesi dopo la crisi di febbraio. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Solo la convocazione di un tavolo tecnico, la possibilità di un incontro con il Guardasigilli Marta Cartabia per concordare nel caso alcune correzioni. IL DISGELO. Comunque l'incontro tra Draghi e Conte rappresenta il primo passo di un disgelo tra i due (ilmessaggero.it)

Giustizia, i paletti di Draghi: non si ridiscute tutto. L'avvocato si è impegnato a cercare una mediazione con la Guardasigilli (La Repubblica)

È la parola chiave per capire il senso della giornata e il destino della riforma Cartabia sulla giustizia. Fonti vicine a Conte dicono che «il senso politico della sua posizione è stato chiaramente compreso» tanto che Draghi «non ha completamento chiuso la porta a piccole modifiche» (Il Riformista)

“In politica si usano i toni a seconda delle situazioni – spiega invece Alberto Airola, senatore 5 Stelle – La riforma ci è piovuta sul tavolo, Draghi ha ascoltato tutti tranne noi” Airola: "La riforma della giustizia ci è piovuta sul tavolo". (LaPresse)

Il nuovo presidente del M5s è stato costretto a tenere un atteggiamento morbido: «Incontro proficuo e cordiale». (La Verità)

Conte oggi ha accennato di aver parlato con il presidente del consiglio di “eventuali interventi che possano migliorare il testo” È iniziata oggi la settimana di mobilitazioni dei metalmeccanici contro i licenziamenti nel giorno in cui un’altra fabbrica, la Timken di Brescia, ha deciso di licenziare 106 lavoratrici e lavoratori. (Radio Popolare)