Addio a Katia Bassi, top manager delle auto

il Resto del Carlino ECONOMIA

Di Daniele Petrone Come un fulmine e un tuono che rimbomba nella terra dei motori. Se n’è andata con la stessa folle velocità dei bolidi ai quali ha dedicato una vita intera. Ma troppo breve. A soli 54 anni, è morta Katia Bassi, top manager delle più prestigiose case automobilistiche italiane e non, da Ferrari a Lamborghini ad Aston Martin. E fino all’ultimo dei suoi giorni, Silk-Faw, la joint venture sino-americana delle supercar elettriche di lusso. (il Resto del Carlino)

Se ne è parlato anche su altre testate

E’ arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia della scomparsa di una manager molto conosciuta nell’Automotive. Katia Bassi è mancata all’età di 54 anni. La sua esperienza nel mondo dei motori è molto vasta. (TuttoMotoriWeb.it)

Grave lutto nel mondo dei dirigenti d'azienda italiani: è venuta infatti a mancare a 54 anni Katia Bassi, direttrice generale di Silk Faw. Ha lavorato per Aston Martin, ma anche per l’Inter, dove è stata direttrice commerciale, e per la NBA, che grazie a lei ha aperto la sua filiale in Italia. (Fcinternews.it)

È morta Katia Bassi, managing director di Silk-Faw, la joint venture sino-americana della supercar elettriche di lusso. Aveva 54 anni, stroncata da un male incurabile. (Il Gazzettino)

È morta Katia Bassi, managing director di Silk-Faw. In passato era stata anche direttrice commerciale dell’Inter. Aveva 54 anni, stroncata da un male incurabile. IL COMUNICATO – «Katia è stata una vera leader e lascia dietro di sé un’eredità di successi, essendo stata anche nominata una delle cento donne italiane di maggior successo da Forbes Italia. (Calcio News 24)

Katia Bassi è nata a Pavia e successivamente cresciuta in quel di Locate di Triulzi, nella periferia di Milano. Katia Bassi, da Pavia arriva a Lamborghini, Ferrari e Aston Martin (ilGiornale.it)

Come un tuono che rimbomba nella terra dei motori. A soli 54 anni è morta Katia Bassi, top manager delle più prestigiose case automobilistiche italiane e non, da Ferrari a Lamborghini ad Aston Martin. (IL GIORNO)