Diesel e benzina: previsti aumenti in Italia
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Dopo alcuni mesi di tregua, si torna a parlare di possibili aumenti per i carburanti in Italia. Il tema, che da diversi anni ormai tiene banco e terrorizza gli automobilisti, è tornato alla ribalta. Il grande rincaro si verificò nella primavera del 2022, a seguito dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, che portò diesel e benzina a superare, e di parecchio, il costo di due euro al litro. Tuttavia, nonostante il prezzo del barile sia sceso ai minimi storici di 76 dollari per barile (Brent), ben lontano dagli oltre 90 dollari dello scorso aprile, l'aumento riguarda invece l'accisa, in particolare sul gasolio.
Il nuovo anno sta portando con sé una serie di aumenti nei prezzi dei carburanti, che serviranno per trovare le risorse economiche necessarie a finanziare il rinnovo del contratto dei dipendenti del trasporto pubblico locale e, forse, far terminare l'infinita serie di scioperi che ha riguardato tutta l'Italia. Domani, 10 gennaio, si ricomincerà da Milano. Le strade italiane potrebbero presto essere teatro di un nuovo rincaro, con il diesel destinato a pesare di più sui portafogli degli automobilisti.
In un Paese dove questa tipologia di carburante continua ad avere un ruolo di primo piano, l’ipotesi di un aumento fiscale va ben oltre le cifre. Il piano, volto a raccogliere 500 milioni di euro in tre anni, rappresenta l’inizio di una trasformazione strutturale nel trattamento tra benzina e gasolio, due simboli di un’Italia in movimento. Non è ancora ufficiale, ma lo sarà presto: nelle prossime settimane arriverà l’ok del Parlamento e del Consiglio dei ministri all’aumento di un centesimo all’anno dell’accisa sul diesel e l’allineamento con l’imposta sulla benzina nel quadro della delega fiscale. Proprio oggi, 8 gennaio, il provvedimento è approdato nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato per un ultimo parere tecnico prima del via libera definitivo.
