Prosek croato, Unioncamere: «Non fare la fine del Tocai». Coldiretti: «Ci riprovano, dietro c'è altro». Domani riunione al Ministero

ilgazzettino.it INTERNO

APPROFONDIMENTI BRUXELLES Ue, via libera al Prosek, il prosecco croato.

Dopo la Coldiretti di Treviso, quella nazionale, il governatore Zaia - i primi ieri a scagliarsi contro l'orientamento della Commissione di Bruxelles, oggi, 14 settembre, altri rincarano la dose.

Unioncamere Veneto. «È una scelta gravissima che crea un danno enorme ad un simbolo del Made in Italy nel mondo.

utti contro il Prosek, il prosecco croato. (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altre fonti

La “battaglia” del Prosecco tra Italia e Croazia va avanti: secondo la corte non è necessario che il prodotto contestato sia simile o identico a quello protetto dalla denominazione, in quanto l’esistenza del nesso tra il falso e l’autentico può derivare anche da un’affinità fonetica oppure visiva. (inItalia)

Lo ha reso noto l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari del Friuli Venezia Giulia Stefano Zannier ricordando che solo lo Stato membro dell'Unione europea portatore di interesse, in questo caso l'Italia, può opporsi al riconoscimento della denominazione per il vino bianco passito croato (Il Friuli)

Chiediamo al ministro Patuanelli che già domani 16 settembre, nel corso del G20 Agricoltura a Firenze, indichi quali procedure d’urgenza verranno disposte per tutelare la denominazione Prosecco e contestualmente il territorio di produzione». (TrevisoToday)

Una decisione che ha sollevato la polemica in Italia, perché il Prosecco è un prodotto Docg e perché l’export di vino è uno dei settori più dinamici del commercio estero tricolore. (QuiFinanza)

A nulla valgono le rassicurazioni della Commissione- continua Borgonzoni- secondo cui il 'prosek croato' non avrebbe nulla in comune con il nostro Prosecco. Per il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni "è inaccettabile un eventuale utilizzo della dicitura Prosek da parte della Croazia". (Adnkronos)

Quella che è già stata definita “la guerra delle bollicine tra l’italiano Prosecco e il croato Prošek” aggiunge un nuovo tassello alla vicenda: la denominazione del vino croato Prošek è ammissibile. A questa interrogazione ne seguì un’altra a firma degli europarlamentari dell’Intergruppo Vino (25, tra cui Alessandra Moretti e Rosanna Conte) (La Tribuna di Treviso)