Il Coronavirus uccide Herz: il colosso dell'autonoleggio dichiara bancarotta

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Hertz, lo storico colosso americano dell'autonoleggio, ha presentato istanza di fallimento a causa delle conseguenze della crisi da Coronavirus.

"L'impatto del Covid-19 sulla domanda di viaggi è stato improvviso e drammatico", spiega il gruppo, "determinando un forte calo delle entrate dell'azienda e delle prenotazioni future".

Per adesso la procedura riguarda solo le sue operazioni negli Stati Uniti e Canada (ROMA on line)

La notizia riportata su altre testate

Hertz affonda a Wall Street e per le conseguenze del coronavirus presenta istanza di fallimento negli Stati Uniti e in Canada. «Tuttavia - precisa la nota - , permangono incertezze sul ritorno del reddito e sulla completa riapertura del mercato, il che ha reso necessaria l'azione di oggi». (Il Messaggero)

Un altro grande colosso dichiara fallimento a causa del Coronavirus. Hertz non è di certo la prima società ad essere stata messa in ginocchio dall’emergenza Coronavirus. L’intera industria delle auto a noleggio è stata devastata dal crollo dei viaggi dopo che è stata dichiarata la pandemia. (Bitecoin)

Anche il famoso brand di intimo Victoria’s Secret ha annunciato la chiusura di 250 negozi in Usa e Canada. Da Hertz a Neiman Marcus i big dichiarano bancarotta. (Proiezioni di Borsa)

Se va in crisi anche un colosso come Hertz vuol dire che il settore è veramente sull'orlo del baratro. È vero che Hertz aveva già attraversato una pesante crisi nel 2008 ma sembrava essersi ripresa e navigare ora in buone acque, ma il lockdown è stato fatale. (L'Unione Sarda.it)

(askanews) - Che cos'è il Chapter 11, il capitolo 11, della legge fallimentare statunitense, che in queste ore si sta applicando al colosso statunitense dell'autonoleggio Hertz, dopo essere stato adottato in molti altri casi Oltreoceano? In estrema sintesi nella procedura Usa: a) il debitore mantiene il possesso dei propri beni; b) i creditori non possono aggredire tali beni. (Yahoo Finanza)

Le difficoltà della Hertz furono chiare già all’inizio dei lockdown nordamericani con l’annuncio di diecimila licenziamenti. La Hertz ad aprile era già diventata insolvente, non essendo riuscita a pagare un rateo di “lease” ai propri creditori. (Positanonews)