Morto ad Orvieto il pittore Achille Perilli, maestro dell'astrattismo italiano

Achille Perilli partecipa alle Biennali di Venezia del 1952, 1958, 1962 e 1968, in questa ultima edizione con una sala a lui dedicata

Pubblicità. "Con la scomparsa di Achille Perilli - ha dichiarato il ministro della Cultura, Dario Franceschini - il mondo dell'arte perde un illustre esponente: un grande maestro dell'astrattismo italiano, il pittore delle geometrie impossibili e irrazionali.

cronaca. (OrvietoNews.it)

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«Con la scomparsa di Achille Perilli il mondo dell’arte perde un illustre esponente: un grande maestro dell’astrattismo italiano, il pittore delle geometrie impossibili e irrazionali», dice il ministro della Cultura, Dario Franceschini che si stringe ai familiari e agli amici in questo giorno di lutto Dagli anni Settanta Perilli si è dedicato alle «machinerie», strutture mutanti, determinate da una metodologia irrazionale. (Giornale di Sicilia)

È morto a Orvieto il pittore Achille Perilli, maestro dell'astrattismo italiano. In questa coincidenza, mista di dolore e onore, c'è il mistero della vita e della morte, che soltanto l'arte risolve. (ilGiornale.it)

La scuola realista fu imposta dal Partito Comunista e quindi, in un certo senso, Guttuso divenne un nostro nemico Nel 1947 fu artefice di Forma 1, movimento che, per la sua difesa dell'arte astratta, non fu gradito alle ortodossie dell'epoca. (AGI - Agenzia Italia)

Chi era Achille Perilli. Nato a Roma il 28 gennaio 1927, Perilli dopo il liceo classico si iscrive alla Facoltà di Lettere e si laurea con una tesi sulla pittura metafisica di Giorgio De Chirico. Perilli si è spento sabato 16 ottobre all'età di 94 anni all'ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto (Sky Tg24 )

La Biennale di Venezia nel '69 riservò alle sue opere, caratterizzate da un cromatismo vivace e brillante una sala. arte A Perilli sono state dedicate numerose mostre personali e retrospettive in Italia e all’estero. (Gazzetta di Parma)

VITA E ARTE DI ACHILLE PERILLI. Nato a Roma nel 1927, Perilli dopo la maturità classica si iscrive alla facoltà di Lettere, dove è allievo di Lionello Venturi. IL RICORDO DI DARIO FRANCESCHINI. (Artribune)