Covid. Ecdc: “Con feste natalizie possibile nuova impennata di casi in Europa. Rischio infezione si riduce solo con percentuali di vaccinazioni superiore all'80% sul totale della popolazione e con uso di mascherine e distanziamento”

Quotidiano Sanità SALUTE

Rischio infezione si riduce solo con percentuali di vaccinazioni superiore all’80% sul totale della popolazione e con uso di mascherine e distanziamento”. L’Ecdc ha aggiornato le sue valutazioni di rischio in previsione delle prossime feste natalizie che comporteranno maggiori contatti e assembramenti.

Ecdc: “Con feste natalizie possibile nuova impennata di casi in Europa.

Il ritmo complessivo dell'aumento settimanale della diffusione dei vaccini nell'UE/SEE sta rallentando e quattro paesi europei stanno ancora segnalando meno del 50% delle persone completamente vaccinate sulla popolazione totale

“Dall'inizio dell'anno – sottolinea Ammon - abbiamo assistito a un rapido lancio di programmi di vaccinazione nell'UE/SEE che ha evitato con successo i decessi e ha ridotto i ricoveri e la trasmissione. (Quotidiano Sanità)

Se ne è parlato anche su altri media

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Strasburgo, 24 nov - La responsabile dell'Ecdc ha indicato che attualmente, meno del 70% della popolazione complessiva e' stata completamente vaccinata. La dose di richiamo e' raccomandata non prima di sei mesi dopo aver completato la prima vaccinazione. (Borsa Italiana)

È necessario offrire la terza dose a tutti gli adulti, ma anche reintrodurre «misure non farmaceutiche». Un'ulteriore stretta è attesa da quello che dovrebbe essere un green pass rinforzato anche a livello europeo, che potrebbe valere solo per i vaccinati e i guariti (il Giornale)

Questo, prosegue, «lascia un ampio divario vaccinale che non può essere colmato rapidamente e offre ampio spazio alla diffusione del virus». «Dobbiamo - esorta Ammon - concentrarci con urgenza sulla chiusura di questo divario immunitario, offrire dosi di richiamo a tutti gli adulti e reintrodurre misure non farmaceutiche» (Corriere del Ticino)

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E i Paesi con livelli di vaccinazione più bassi sono quelli a rischio più alto». E questo lascia un ampio divario vaccinale che non può essere colmato rapidamente e offre molto spazio alla diffusione del virus (Farmacista33)

Bruxelles – Priorità agli over 40, ma gli Stati UE dovrebbero considerare i richiami del vaccino contro la COVID-19 per tutti gli adulti “idonei” alla vaccinazione sopra i 18 anni per frenare l’ondata di contagi in Europa. (EuNews)