"Accesso consentito fino ad un massimo di cento bus": Roccaraso si difende dall'assalto dei turisti

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Accesso sulla strada statale 17 per visitare il comprensorio dell'Alto Sangro consentito fino ad un massimo di cento bus: così Roccaraso prova a difendersi dall'assalto di turisti e tiktorers della domenica dopo il caos verificatosi lo scorso weekend tra rifiuti abbandonati a terra, piste da sci prese d'assalto, barbecue improvvisati e strade paralizzate. Ieri nel corso di un vertice urgente che si è tenuto in prefettura si è deciso che potranno accedere fino a cento bus e che il filtro avverrà sulla statale 17, all'altezza di Roccaraso. (ChietiToday)
Su altre fonti
«Esiste un’Italia che fa fatica a tirare avanti, e si allarga – spiega – I prezzi salgono ma i redditi no: 30 euro per una gita in montagna è un sogno molto economico». Sulla stessa statale, trent’anni fa c’erano famiglie in auto, magari per un intero fine settimana: «Oggi sono diventate un lusso – nota – In Alta Badia, di recente, ho visto sempre meno famiglie italiane e molte dell’Europa Centrale, dai polacchi ai croati». (Corriere TV)
La signora, seguitissima sulla piattaforma cinese, nel suo ultimo video invita i turisti a fare da bravi: «Niente braciolate» (Open)
“Chiunque ha il diritto di spostarsi dove vuole, di andare a fare un weekend e una gita dove desidera. Diverso è invadere un territorio imbrattando, sporcando, inquinando, e agendo in maniera che si può considerare banditesca”. (Onda Tv)

La Prefettura dell’Aquila prova a mettere un argine all’assalto del comprensorio dell’Alto Sangro, in particolare Roccaraso. Durante un vertice con sindaci e forze dell’ordine, il prefetto Giancarlo Di Vincenzo ha stabilito che potranno accedere al massimo cento pullman, con un sistema di filtraggio sulla statale 17, all’altezza di Roccaraso. (Il Fatto Quotidiano)
"Anche se avete quella divisa non valete niente, andate ad arrestare gli spacciatori", avrebbe detto l'uomo ai poliziotti che lo hanno poi condotto negli uffici di polizia per le formalità di rito. (Tarantini Time Quotidiano)
Quando il figlio Checco, ‘a criatura, sedicenne grande e grosso caracolla sugli sci per la sua prima discesa a spazzaneve, cuore di mamma Rita De Crescenzo grida al «miracolo di Roccaraso», piange lacrime di mascara, mette Geolier come fondale della commozione e TikTok esplode di ti voglio bene, un milione e settecentomila followers improvvisamente, pericolosamente, innamorati della neve. (la Repubblica)