Myanmar, occupata dai militari l'ambasciata a Londra
L’ambasciatore a Londra non sarebbe d’accordo con la giunta e avrebbe dichiarato il suo scontento per ciò che sta succedendo in Myanmar nelle scorse settimane.
Kyaw Zwar Minn ha parlato con alcuni manifestanti che stanno protestando per la situazione in Myanmar
Kyaw Zwar Minn ha anche informato il ministro degli Esteri britannico della situazione.
L’ambasciatore Kyaw Zwar Minn ha dichiarato di essere stato chiuso fuori dalla sua residenza mercoledì 8 aprile. (Notizie - MSN Italia)
Ne parlano anche altre testate
La struttura diplomatica è stata occupata dai militari del nuovo governo, giunto al potere in seguito al golpe di inizio febbraio. Le manifestazioni di massa contro il colpo di stato si svolgono ininterrottamente dal primo di febbraio nella capitale e nelle maggiori città del Myanmar (Sputnik Italia)
Per questo sto aspettando qui fuori», ha dichiarato Kyaw Zwar Minn ai poliziotti arrivati a Charles Street, dove ha sede l’ambasciata e attorno alla quale si è radunata una piccola folla in sostegno del diplomatico. (Open)
Decine di morti nelle proteste. L’ambasciatore della Birmania (o Myanmar) nel Regno Unito, Kyaw Zwar Minn, ha dichiarato che i militari birmani hanno “occupato” l’ambasciata. (In Terris)
Il diplomatico è stato esautorato perché, dopo la presa del potere da parte dei generali, ha difeso pubblicamente il governo democraticamente eletto e ha anche chiesto la scarcerazione di Aung San Suu Kyi. (Corriere della Sera)
' stato letteralmente sfrattato e lasciato in mezzo alla strada l'ambasciatore birmano a Londra, Kyaw Zwar Minn, sollevato dall'incarico per aver chiesto il rilascio della leader birmana Aung San Suu Kyi, agli arresti dal colpo di Stato dello scorso 1 febbraio. (AGI - Agenzia Italia)
Il Myanmar ha poi informato Londra che Minn è stato rimosso dal suo incarico di ambasciatore. «C’è stato un colpo di stato in Birmania a febbraio e ora c’è la stessa situazione nel centro di Londra», riporta una dichiarazione letta a nome di Minn davanti all’ambasciata. (Gazzetta di Modena)
