Ddl Zan, la leghista Faggi: "Cambio di sesso da soli se Dio avesse voluto" - Video

Adnkronos INTERNO

Questa la teoria, spiegata ieri nel corso dell'intervento in Senato sul ddl Zan, della senatrice leghista Antonella Faggi.

"Se il Signore ci avesse voluto così molteplici, così diversi, avrebbe fatto in modo che da soli potessimo cambiare il nostro sesso e il nostro modo di fare".

"E invece non siamo così, noi siamo come Dio ci ha fatto e dobbiamo accettarci", ha continuato la senatrice

(Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri media

Tra le idee anche quella di intervenire sull’articolo 4, eliminandolo affinché la via maestra resti il ‘link’ con la Costituzione Ma, riferiscono fonti parlamentari, non esclude altre mosse a sorpresa, alla ripresa della discussione sul ddl Zan. (AGI - Agenzia Italia)

Ma per ora non ce ne è stato bisogno visto che il calendario fitto che precede la pausa estiva e la mole di emendamenti presentati non lasciano molto spazio all'esame della legge prima di settembre «Se si dialoga, la Lega è pronta a ritirare gran parte degli emendamenti presentati al ddl Zan. (DiariodelWeb.it)

C’è da fare anche un’altra osservazione: i sostenitori del ddl Zan hanno fatto massicciamente ricorso ai social network, sguinzagliando vip e influencer (in primis la coppia Fedez-Ferragni) per propagandare il rigetto dell’omotransfobia. (provitaefamiglia.it)

I tempi necessari per completare la discussione generale sarebbero assai ridotti, ma gli emendamenti da vagliare sono un migliaio. Da parte sua, il Centro-destra potrebbe sottoporre all’Aula la decisione di non passare all’esame degli articoli al termine della discussione generale (Servizio Informazione Religiosa)

"Ci sono ancora tutte le condizioni, con una mediazione alta, come dice Bonaccini, per approvare il ddl Zan prima della pausa estiva Il ddl Zan "resiste" in Aula, ma è concretissimo (scontato ormai, secondo qualcuno) il rischio di essere rimandato a settembre. (Today.it)

Per noi vanno modificati gli articoli 1, 4 e 7». Andrea Ostellari, senatore leghista e relatore del ddl Zan in commissione Giustizia del Senato. «Se Letta smette di forzare sul provvedimento, non dichiarandosi disponibile alla mediazione, si rischia soltanto di far slittare il ddl a settembre». (Corriere della Sera)