Perdita capillare e trombosi, gli aggiornamenti Aifa sul vaccino Johnson and Johnson - Luccaindiretta

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L’Aifa ha pubblicato una nota di aggiornamento sulla sindrome da perdita capillare e sulla sindrome trombotica in relazione al vaccino anti Covid Johnson and Johnson.

Allo stesso modo, i soggetti che presentino trombosi entro tre settimane dalla vaccinazione devono essere valutati per trombocitopenia”

“Nei primi giorni successivi alla vaccinazione con Covi-19 Vaccine Janssen sono stati segnalati casi molto rari di sindrome da perdita capillare (Cls), in alcuni casi con esito fatale. (LuccaInDiretta)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La scorsa settimana la Fda Usa ha emesso un avviso su un possibile legame tra il vaccino e una rara patologia autoimmune. Entrambe le aziende si aspettano di trarre profitto dai vaccini, mentre Johnson & Johnson ha affermato che metterà a disposizione il vaccino su base non profit per l'uso d'emergenza durante la pandemia (Yahoo Finanza)

Sarà sufficiente recarsi presso l’ambulatorio mobile portando con se tessera sanitaria o il codice STP/ENI. “La salute in movimento”, è il titolo della serie delle vaccinazioni itineranti, partite da Nettuno domenica 18 luglio. (Castelli Notizie)

editato in: da. (Teleborsa) – Johnson & Johnson prevede entrate pari a circa 2,5 miliardi di dollari dalla vendita del suo vaccino monodose contro la Covid-19 nel 2021. La società farmaceutica statunitense si aspetta vendite per l’intero anno di 91,3-92,1 miliardi di dollari dal resto del business, che salgono a 93,8-94,6 miliardi di dollari se si comprende il vaccino. (QuiFinanza)

Per prenotare clicca qui. Per la prenotazione occorre essere residente o domiciliato in Toscana. (IlGiunco.net)

o un richiamo con Pfizer o Moderna”, ha dichiarato al New York Times il professor Landau. In altri studi, spiega la scienziata, il vaccino “ha generato un'attività forte e persistente contro la variante Delta in rapida diffusione” (Scienze Fanpage)

Vaccino Johnson&Johnson, meno efficace contro variante Delta: ipotesi seconda dose. Secondo lo studio per contrastare la variante Delta del Sars-CoV-2, che prende sempre più piede in Italia come nel mondo, ma anche la variante Lambda, sarebbe necessaria un’integrazione con una seconda dose eterologa, cioè con un vaccino diverso, in particolare con un ad mRna (Pfizer o Moderna). (QuiFinanza)