Risolto il mistero alle Olimpiadi: ritrovato l’atleta scomparso che voleva restare in Giappone

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La delegazione ugandese era stata tra le prime a dirigersi in Giappone già lo scorso 19 giugno

E' stato ritrovato a circa 200 chilometri di distanza, a Nagoya, intenzionato a non rientrare nel proprio Paese dove le condizioni di vita sarebbero pessime.

Il ragazzo, appena 21enne, face parte della delegazione ugandese di nove membri due dei quali erano risultati positivi ai primi controlli anti Covid-19. (Sport Fanpage)

Su altre fonti

«Non tornerò in Uganda perchè la vita lì è dura - aveva scritto - Voglio lavorare in Giappone. Si prega di inviare i bagagli nella mia stanza alla mia famiglia» (Gazzetta di Parma)

Lo rende noto Kyodo news. Si tratta di Julius Ssekitoleko, un sollevatore di pesi che si trovava a Izumisano, nella prefettura di Osaka. (Rai Sport)

Riconosco i sacrifici fatti dal Cio e dal comitato organizzatore. Roma, 21 lug. (LaPresse)

L'atleta ugandese, specializzato in sollevamento pesi, si era dileguato dopo il suo arrivo in Giappone in vista delle Olimpiadi di Tokyo. Si sarebbe spostato nella Prefettura di Gifu e poi ancora a sud verso quella di Mie (Rai News)

Il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Nei 125 anni di storia dei Giochi moderni, sono stati portati avanti all’ombra della guerra, di crisi economiche e geopolitiche. Nessuno lo sa meglio di voi, ma mai prima sono stati organizzati all’ombra di una pandemia. (LaPresse)

La delegazione ugandese è stata tra le prime squadre ad arrivare in Giappone per le Olimpiadi di Tokyo e il 19 giugno due membri sono risultati positivi allo sbarco all'aeroporto di Narita. La squadra ha iniziato poi ad allenarsi a Izumisano, cittadina della prefettura di Osaka, il 7 luglio corso, dopo aver completato la quarantena (ilmessaggero.it)