Authority in pressing sulla guerra Generali

Notizie - MSN Italia ECONOMIA

Come il punto della presentazione della lista del cda, per cui sono attesi gli esiti di una consultazione indetta prima di Natale.

«La mossa di Caltagirone evidenzia la durezza dei toni raggiunti nello scontro in atto su Generali che, a sua volta, implica incertezza per il gruppo», commentano gli analisti di Intesa Sanpaolo.

Il cda di Generali si confronterà sullo strappo di Caltagirone nel vertice fissato il 18 gennaio. (Notizie - MSN Italia)

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E, dato che mancano poco più di tre mesi all’assemblea, appare improbabile che possa superare la soglia. A quel punto i due schieramenti si confronteranno provando a convincere la quota più consistente tra le azioni in mano agli investitori istituzionali, che valgono il 34,75% del capitale, e quelli retail, il 22,59% (Nordest Economia)

Questa prima lista avrà il 50% dei nomi in più rispetto a quella definitiva, che servirà per il rinnovo del CdA previsto in primavera e sarà finalizzata il mese prossimo (Teleborsa) - Dopo il passo indietro di Francesco Gaetano Caltagirone, il CdA di Generali registra anche le dimissioni di Romolo Bardin, consigliere indipendente e membro dei Comitati per le Nomine e la Remunerazione; per gli Investimenti; per le Operazioni strategiche; per le Operazioni con Parti Correlate. (Il Messaggero)

E' questa una delle dirette conseguenze delle sue dimissioni dal board della compagnia assicurativa, che lo svincolano dunque dagli obblighi di comunicazione dei cosiddetti internal dealing. (Borsa Italiana)

L'imprenditore romano, aggiunge il Leone, ha comunicato la propria decisione ieri sera, richiamando un quadro nel quale la sua persona sarebbe 'palesemente osteggiata, impedita dal dare il proprio contributo critico e ad assicurare un controllo adeguato'. (Il Sole 24 ORE)

Il dossier Generali intanto è da tempo all’attenzione della, in particolare sul tema della presentazione di una lista per il rinnovo del consiglio di amministrazione da parte dello stesso cda del Leone. (Nordest Economia)

L’obiettivo dei pattisti dovrebbe essere di superare il 17,2% in mano a Mediobanca (12,8% di propriet, 4,4% in prestito). Tre settimane nelle quali il fronte pattista di Caltagirone, Del Vecchio e la Crt — anche con l’ausilio di diversi consulenti (sono circolati diversi nomi, compreso quello dell’ex ceo di Cdp, Fabrizio Palermo, ma senza conferme) — definiranno una lista e un piano industriale alternativo a quello di Philippe Donnet, il ceo che corre per un terzo mandato nella futura lista del cda (GameGurus)