Covid, il caso dei positivi ricoverati per altre patologie: "Sugli ospedali hanno un impatto devastante"

La Repubblica SALUTE

Covid, il caso dei positivi ricoverati per altre patologie: "Sugli ospedali hanno un impatto devastante" di Michele Bocci. Parla Dario Manfellotto, il presidente della Federazione degli internisti.

"Il fatto di dover gestire questi pazienti infetti nei reparti non Covid aumenta il rischio di contagio in corsia e riduce la possibilità di curare chi ha altre malattie"

(La Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

La differenziazione consentirebbe di non differenziare più tra covid e non covid, ma tra chi è in ospedale a causa del covid e chi (pur avendo anche il covid) ha necessità di un ricovero per altri motivi. (MilanoToday.it)

Covid, il bollettino cambia. Ciò fermo restando il principio di separazione dei percorsi e di sicurezza dei pazienti. (BaraondaNews)

Mentre la definizione di caso Covid sarebbe invece rimasta invariata: i pazienti positivi ricoverati, anche asintomatici, sarebbero rimasti un gruppo da tracciare e comunicare ai sistemi di sorveglianza. (Open)

Se invece la risposta è relativa al livello di sofferenza di una struttura ospedaliera, anche il conteggio dei pazienti “con Covid”, ospedalizzati per traumi o altre patologie, ha un senso L’altra è che occorre assicurare la più ampia sorveglianza possibile sull’evoluzione degli effetti del Covid. (TuttOggi)

La partita sul calcolo dei ricoveri non è affatto chiusa dopo il tira e molla della giornata di ieri. In Liguria il dato è del 76,7% di Omicron contro 23,3% Delta (Genova24.it)

L’ex direttore del pronto soccorso del Niguarda oggi è vicepresidente di AcEMC, associazione che si occupa del sistema emergenza e presidente di un congresso che mette insieme urgentisti e rianimatori. (Corriere Milano)