Omicidio Vannini, la Cassazione: «Gli imputati scelsero di non far nulla per salvarlo. Interessati solo a salvarsi dalle conseguenze del loro gesto»

leggo.it INTERNO

Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Luglio 2021, 15:24

La famiglia Ciontoli scelse di non far nulla per evitare la morte di Marco Vannini, anzi l'unico loro interesse era quello di fare in modo di non pagare le conseguenze del loro gesto.

I supremi giudici, rigettando i ricorsi degli imputati, avevano reso definitive la condanna a 9 anni e 4 mesi inflitta lo scorso settembre, al processo d'appello bis, ai due figli di Ciontoli , Martina e Federico e alla moglie Maria Pezzillo, per concorso anomalo in omicidio volontario. (leggo.it)

La notizia riportata su altri giornali

Secondo la difesa, Menniti «ancorché sindaco e come tale datore di lavoro non era affatto a conoscenza dell’ordine di servizio affisso nella casa comunale, il quale elencava le attività lavorative da svolgere con conseguenti nomi dei lavoratori adibiti alle stesse, firmato dall’allora Responsabile dell’ufficio dei servizi del Personale, il signor Giuseppe Mastroianni. (Corriere della Calabria)

“Ciontoli era ben consapevole di aver colpito Marco Vannini con un’arma da fuoco e della distanza minima dalla quale il colpo era stato esploso”, scrivono i giudici. News | Vannini, i giudici della Cassazione: “Condotta di Ciontoli spietata” | VIDEO “Ciontoli era ben consapevole di aver colpito Marco Vannini con un’arma da fuoco”. (LE IENE)

Ciontoli minimizzò l'accaduto. Antonio Ciontoli come "militare appartenente alla Marina militare e successivamente distaccato ai Servizi segreti, detentore di armi da fuoco e autore dello sparo, ha gestito in maniera autoritaria l'incidente e ha da subito minimizzato l'accaduto, tentando di rassicurare i familiari con spiegazioni poco credibili", si legge ancora nelle motivazioni della sentenza. (RomaToday)

Altri Comuni si trovano nella stessa situazione e questa sentenza potrà dare forza ai sindaci per continuare nella loro battaglia per la chiusura dei luoghi di culto abusivi. [email protected]. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Condannati anche la moglie e i due figli a 9 anni e 4 mesi per concorso anomalo in omicidio volontario. Poco dopo le 23:00, Marco venne colpito da un colpo di pistola, sparato dal padre di Martina e Federico. (ilGiornale.it)

I giudici si concentrano sul comportamento del capofamiglia: Antonio Ciontoli, militare di Marina e successivamente ai Servizi segreti come distaccato, era il «detentore di armi da fuoco e autore dello sparo». (Open)