Energia (e coraggio) per salvare l'industria

5/7/2025 ECONOMIA

Parliamo di crisi dell’industria. Venticinque i mesi di calo della produzione industriale. La produttività — quindi il prodotto per ora lavorata — in stallo dagli anni Novanta. Che cosa vogliamo fare? Il costo del lavoro non è una via in un Paese in cui i salari reali scendono anch’essi dagli anni Novanta. Ridurre la burocrazia, certo. Ma la vera leva sembra essere il costo dell’energia. Secondo un’elaborazione condotta da Massimo Beccarello, docente all’Università Milano Bicocca ed esperto di economia del settore energetico, dal gennaio 2024 a oggi, l’Italia ha sempre avuto, mese dopo mese, il costo dell’energia più alto d’Europa. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

FIRENZE (www.altoadige.it)

FIRENZE (www.altoadige.it)

Nel 2024 le imprese italiane hanno sostenuto il prezzo dell’energia elettrica più elevato tra i grandi Paesi europei, con una media di 109 euro per megawattora, contro i 78 euro della Germania, i 63 della Spagna e i 58 della Francia. (Unimpresa - Unione Nazionale di Imprese)

L'industriale dell'acciaio e past president di Confindustria, Emma Marcegaglia, rilancia l'allarme degli industriali dal Forum della Piccola Industria a Firenze. "Questo decreto bollette non va bene", ricorda Marcegaglia che dice "guardiamo avanti", rivolgendosi anche a presidente del Consiglio e ministro dell'Economia e ponendo anche il problema 'interno' del conflitto tra imprese, "tra chi produce e chi consuma energia": serve un accordo perchè "se ammazzano noi che la consumiamo poi sono morti anche loro". (Tiscali Notizie)

"Non riusciamo più a competere con costi dell'energia di questo tipo. (Tiscali Notizie)

Secondo il Centro studi di Unimpresa, si tratta di un gap in crescita, aggravato da un aumento dei costi del 24% rispetto all’anno precedente. Le motivazioni (Economy Magazine)