Musk protagonista all'incontro con la stampa, Meloni: non è un pericolo

Musk protagonista all'incontro con la stampa, Meloni: non è un pericolo
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Tiscali Notizie INTERNO

Se Elon Musk lo venisse a sapere il suo ego ne uscirebbe ulteriormente rafforzato: il proprietario di X, SpaceX e Tesla, è stato il protagonista principale dei temi discussi nell'annuale conferenza stampa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, organizzata da Ordine dei giornalisti e Associazione stampa parlamentare. Ben sei domande su quaranta hanno riguardato direttamente Musk, prossimo a diventare membro della nuova amministrazione Usa guidata da Donald Trump, il quale si 'aggiudica' esattamente la metà delle domande sul miliardario sudafricano rivolte alla premier. (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La contraddizione: Soros, appena premiato da Biden per le sue interferenze in … Ci sono un’omissione e una contraddizione, nel parallelo della Meloni fra i due affaristi impiccioni Elon Musk e George Soros. (Il Fatto Quotidiano)

Giorgia Meloni non fa in tempo a giustificare l’amico Elon Musk accusato di interferire anche nelle questioni politiche italiane, come quella sui migranti, che il patron di X scatena una nuova incursione. (la Repubblica)

E sono state proprio queste le domande più calde dell’incontro con i giornalisti, data la vastità di eventi di grande rilevanza internazionale. Nell’ultima conferenza stampa di Giorgia Meloni si è parlato di tutto: dalla politica interna, passando per il caso Todde fino all’industria, alla politica esterna. (Radio Radio)

Meloni, Trump e Musk: la pillola rossa che demolisce le menzogne della sinistra

Spiega che no, Donald Trump non è una scheggia impazzita, non «lascerà l’Ucraina al suo destino» e non vuole davvero invadere la Groenlandia. Potrebbe fargli una visita di cortesia all’Inauguration Day del 20 gennaio: «Sono stata invitata, mi farebbe piacere esserci, valuterò a seconda dell’agenda». (ilmessaggero.it)

“Elon Musk è una persona molto nota e molto facoltosa, che esprime le sue posizioni, che piaccia o no di questo stiamo parlando”. (L'HuffPost)

Si tratta di un male atavico per gli eredi di Stalin, che a tutte le latitudini hanno costruito la loro identità su di una montagna di menzogne, arrogandosi il diritto di un’inesistente superiorità in virtù della quale potevano fare la morale al prossimo sentendosi, però, al di sopra di ogni giudizio. (La Voce del Patriota)