Auto elettriche: come dimezzo i tempi di ricarica?

Automobilismo.it ECONOMIA

Le lunghe tempistiche di ricarica e la scarsità dei punti nel quale poter effettuare la ricarica rendono, infatti, i papabili clienti ancora molto scettici verso questa mobilità “a zero emissioni”.

Dopotutto, assieme ai costi iniziali elevati e alla scarsa autonomia chilometrica, quello delle tempistiche di ricarica è un altro fattore molto importane nelle vetture elettriche che ne sta impendendo una rapida e ampia diffusione a livello nazionale. (Automobilismo.it)

Ne parlano anche altre fonti

Una ricerca semplice e immediata, che riporta in automatico tutte le soluzioni adatte alle esigenze degli utenti che stanno cercando la loro prima auto da guidare. Se si guarda alle alimentazioni invece, la Gen Z guida principalmente auto a benzina (50%) e diesel (31%), e per il futuro sogna di fare altrettanto. (MobilitaSostenibile.it)

Quali sono le curiosità e i dubbi dei giovani neopatentati? Grazie a pochi click sarà possibile visualizzare tutte le auto in offerta in linea con la normativa in vigore.”. CODICE DELLA STRADA E RESTRIZIONI: COSA PENSANO I GIOVANI NEOPATENTATI? (QN Motori)

L’essere stati inclusi nel progetto di Evergrande alla pari di altre aziende molto più grandi e di più lunga storia è una conferma che abbiamo lavorato nella giusta direzione. La partecipazione a questo progetto ci permette di continuare sulla strada dell’innovazione e della ricerca per una mobilità migliore. (Autoappassionati.it)

L’obiettivo del Summit è stato la collaborazione strategica per la realizzazione di Evergrande New Energy Auto “HENG CHI”. ICONA, LE DICHIARAZIONI. Enea Colombo ha commentato: “nei suoi quasi dieci anni di vita, ICONA ha compiuto un percorso di crescita rapido e costante, affermandosi nel settore automotive come una realtà innovativa, creativa e capace di una forte vision. (Auto.it)

Voglia di guidare dei neopatentati italiani. La Generazione Z ha voglia di guidare: il 71% della fascia 18-21 anni, infatti, ottiene la patente nei tempi regolari. Per tre anni dal conseguimento della patente, invece, c’è il limite zero, la tolleranza zero. (ClubAlfa.it)

L'idea dei ricercatori è in definitiva abbastanza semplice: consiste nel riscaldare la batteria a 60° centigradi durante il periodo di ricarica ma senza che questa superi i 10 minuti. La alta temperatura permette di evitare specialmente il deposito di litio metallico su uno degli elettrodi, un difetto che può innescare un corto circuito. (Italia Oggi)