Dai portuali ai camionisti: ecco le categorie con più no vax

Il Sole 24 ORE INTERNO

Porti: il 40% dei lavoratori non è vaccinato. Il portavoce dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer ha spiegato che il 40% dei portuali non risulta infatti vaccinato.

Da questo punto di vista, a correre più rischi potrebbero essere i portuali (40% di non vaccinati), ma anche gli autotrasportatori (il 30% non sarebbe vaccinato, stando alla stima fornita da Conftrasporto-Confcommercio).

Uno scenario in linea con quanto accaduto alla vigilia, e in particolare con le proteste di portuali e autotrasportatori. (Il Sole 24 ORE)

Su altri media

“Molti di questi autisti sono sprovvisti di green pass. Green pass, rischio scaffali vuoti dal 15 ottobre: le stime. “Dai dati raccolti dalle imprese operanti nel settore e da diversi produttori/committenti, si stimano inefficienze e una possibile riduzione della capacità di consegna sino al 50%”, stima il sindacato Fiap. (QuiFinanza)

Ai camionisti e autisti stranieri senza Green Pass o vaccinati con sieri non riconosciuti in Italia sarà permesso il transito e la sosta. Alta tensione in tutto il Paese per domani, quando entrerà in vigore l’estensione del Green Pass – il certificato che prova la vaccinazione, il tampone negativo o la guarigione dal coronavirus. (Il Riformista)

Ora si scopre che la normativa sul lasciapassare obbligatorio fa pure figli e figliastri del lavoro. Il tutto si tradurrà in circa 320mila ore di ritardo nella consegna dei pacchi rispetto agli standard giornalieri (StatoQuotidiano.it)

«Nessuna polemica – premette -, ma la constatazione di una situazione esplosiva: domani, venerdì 15 ottobre, non sappiamo chi si presenterà al lavoro, perché il decreto ci permette di sapere solo chi ha il Green Pass. (Nordest24.it)

Nel pomeriggio del 14 ottobre 2021, appena poche ore prima dell’entrata in vigore dell’obbligo di certificazione verde Covid-19 (Green Pass), i ministeri della Salute e del Mims (Trasporti) hanno diffuso i chiarimenti sul suo obbligo da parte degli autisti dei veicoli industriali esteri che operano in Italia. (TrasportoEuropa)

Quindi Londra tenta un’altra via: allentare, sempre in modo provvisorio, i limiti al cabotaggio stradale, permettendo ai vettori stranieri di svolgere più viaggi nel territorio britannico. (TrasportoEuropa)