Aziende cinesi in utile, ma la crisi energetica è in agguato

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Anche la Banca centrale ha declassato la sua valutazione rispetto alle prospettive di crescita della Cina prestando maggiore attenzione a mantenere la crescita stabile nell’espansione del credito e la sua efficacia nel sostenere l’economia reale.

Il quarto trimestre, dunque, si rivela carico di incertezza.

Soprattutto, fanno paura i tagli alla fornitura di energia che rischiano di abbattersi sulla catena produttiva e sulla supply chain sul finale di anno, il più complicato per il mondo delle aziende. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

Luce e gas aumentano del 40% in Italia e nel resto del pianeta le cose non sono diverse. Il Brent si sta avvicinando agli $80 un valore altissimo che non toccava da tempo.ma golman Sachs sostiene che presto potrebbe superare anche i 90. (iLoveTrading)

(Aggiornato alle 08.51) La Cina è nella morsa della carenza energetica, soprattutto nel nordest, che minaccia la crescita e la catena di rifornimento, già in difficoltà. Goldman Sachs, intanto, ha tagliato le stime della Cina sul Pil 2021 dall’8,2% al 7,8%, col 2022 al 5,5% (Corriere del Ticino)

Mercati oggi: azioni asiatiche scambiano contrastanti, mentre gli investitori restano preoccupati per la crisi del debito irrisolta di Evergrande Group e osservano il potenziale impatto di una crescente carenza di energia elettrica in Cina (Money.it)

Case senza elettricità, fabbriche costrette a fermare la produzione e negozi a lume di candela. La Cina potrebbe adottare presto misure per cercare di raffreddare i prezzi del carbone saliti alle stelle e alleviare così la carenza di energia (La Sentinella del Canavese)