I recenti sviluppi e le reazioni mondiali ai dazi di Trump

I recenti sviluppi e le reazioni mondiali ai dazi di Trump
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ildenaro.it ESTERI

Aprile 2025 Da quando il presidente degli Stati Uniti d’America Trump ha annunciato il 9 aprile, ora della costa orientale, che «l’applicazione delle tariffe reciproche di tutti i paesi sarà sospesa come inizialmente previsto (temporaneamente al 10%) per 90 giorni», e che «la Repubblica Popolare della Cina è un’eccezione e i dazi saranno aumentati al 124% (escluse le cosiddette tariffe punitive aggiuntive del 20% come il Fentanyl Act)», il Consiglio di Stato e il sistema diplomatico cinesi sono rimasti in silenzio per più di 37 ore (durante le quali solo pochi ministeri e commissioni hanno emesso “avvisi di viaggio” e “avvisi di studio all’estero” negli Stati Uniti d’America, o hanno affermato attraverso i media ufficiali che «a tutti i film statunitensi di Hollywood sarà vietata l’uscita in Cina»), e poi hanno finalmente rilasciato una risposta ufficiale. (ildenaro.it)

Ne parlano anche altre testate

Recentemente, Trump ha oscillato tra annunci di nuovi dazi e sospensioni, portando incertezza globale. Tuttavia, gli Stati Uniti procederanno con nuovi dazi sui semiconduttori, seguendo quelli già imposti su acciaio, alluminio e veicoli. (Fiscal Focus)

"Gli Stati Uniti devono cancellare completamente la pratica errata dei dazi reciproci e ritornare sul giusto percorso per risolvere le differenze attraverso il reciproco rispetto e il dialogo equo". Appello della Sina agli Usa sui dazi. (Adnkronos)

– I dazi imposti dal presidente Usa Donald Trump danneggiano anche la stessa America. Lo ha affermato oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian nella quotidiana conferenza stampa a Pechino. (Askanews)

Muro anti-cina, gas e meno tasse sui big tech: ecco il vero piano di Trump sui dazi

Dopo l'esenzione sui prodotti elettronici, Pechino prova a sfruttare uno spiraglio che Washington pare intenzionata a chiudere in fretta (Open)

Ora, visto quante gobbe nei due sensi opposti sta generando il fenomeno sismico di Donald Trump, occorrerebbe fermarsi a riflettere se si sia in presenza di una rivoluzione globale antiglobalizzazione, o soltanto di buche mancate da parte di un maldestro golfista, per cui le palle vanno a colpire teste amiche senza fare punti. (L'Opinione delle Libertà)

Conversazioni che si concludono tutte con più interrogativi che certezze nonostante gli sforzi di esperti e addetti ai lavori che in queste ore cercano di decifrare il pensiero del 47esimo presidente Usa allo stesso modo in cui, ai tempi dell’Urss, i sovietologi cercavano di rivelare le intenzioni dei grigi occupanti del Cremlino. (il Giornale)